Batosta “unica”: aumentano i trasporti. E non è un pesce d’aprile…

Purtroppo non sarà un “pesce d’aprile”, anche se le nuove tariffe dei trasporti in Campania entreranno in vigore dal primo giorno del prossimo mese. Non sarà affatto uno scherzo per pendolari e viaggiatori saltuari, gli aumenti sui trasporti saranno salatissimi. Solo Napoli e la Campania pagheranno, ancora una volta, gli aumenti di benzina e caselli autostradali con un conseguente aumento anche nelle tariffe dei trasporti pubblici. Un vero e proprio smacco per i viaggiatori dell’unica metropoli italiana dove il biglietto per una corsa urbana costerà addirittura 1,20 euro, mentre nelle altre città (Milano, Roma e Torino per citare solo le più importanti) si paga solo 1 euro. Aumenti, però, riguarderanno l’intera rete di trasporti della Regione. Per spostarsi da Napoli alla Provincia, e viceversa, i costi sono saliti in maniera vertiginosa. Un pendolare che parte da Castellammare di Stabia, ad esempio, sarà costretto a pagare 2,80 euro, 40 centesimi in più della vecchia e già salata tariffa. Da Torre del Greco, il biglietto di sola andata costerà “solamente” 2,10 euro, mentre da Gragnano bisognerà pagare 3,40 euro, 50 centesimi in più. Aumenti importanti che si riscontrano fortemente anche sugli abbonamenti mensili. Un pendolare stabiese dovrà pagare ogni mese oltre 70 euro per raggiungere il capoluogo partenopeo e, sempre prendendo gli stessi esempi, un abbonamento mensile da Torre del Greco costerà 54 euro e, da Gragnano, addirittura 82,10 euro. I rincari saranno sentiti soprattutto dai pendolari e dagli studenti, anche se a questi ultimi (solo per abbonamenti annuali) sono riservati sconti che poco alleviano la batosta. Tutto questo in contemporanea con la partenza ufficiale della nuova stazione della metropolitana “Università”, fermata della Linea Uno a piazza Bovio (in servizio dalle 6:40 alle 22:15 circa), inaugurata pochi giorni fa e che entrerà in funzione a pieno regime ad aprile. Di sicuro, però, la bella ed avveniristica stazione non servirà a far dimenticare il brutto “pesce d’aprile” per pendolari e studenti di Napoli e provincia.

«Forse la Regione e il consorzio Unico Campania – commenta Terenzio Morgone, coordinatore dell’associazione di tutela del cittadino, Dimensione Civica – stanno chiedendo a pendolari e studenti di recarsi a Napoli solo ed esclusivamente con l’autostop. In un momento di crisi come quello attuale, i trasporti dovrebbero essere più a misura di utente, non un bene di lusso che pochi possono permettersi. Chi ha un part-time o uno studente che ogni giorno, dalla provincia, deve recarsi a Napoli, deve preventivare una spesa esagerata. Secondo Dimensione Civica – conclude Morgone – aumenti del genere non possono essere giustificati con i soli aumenti di benzina e caselli, visto che nella maggior parte dei casi la qualità del servizio resta sempre scadente».

Questo, infine, il commento del commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli: «La Campania ha raggiunto un altro triste primato. Solo Unico Campania si paga 1,20 euro a tratta, mentre nel Lazio ed in Lombardia il biglietto è fermo a 1 euro. Di questo passo muoversi liberamente per la regione sarà un vero e proprio lusso».

Dario Sautto

 

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