“Il tarlo” di Salvatore Galvano svetta nelle classifiche di Ciesse

copertinaNel mese di luglio scorso, “Il Tarlo” di Salvatore Galvano si riconferma ai primi posti della Top Ten delle vendite della casa editrice CIESSE Edizioni, sia come cartaceo che come ebook.Sarà per la particolare ambientazione, quel contesto militare sconosciuto ai più, sarà per la straordinaria umanità del protagonista, il maresciallo Licata, il “Il tarlo” spopola sia sul web quanto nelle librerie.

Una scrittura comprensibile, uno stile fluido, una trama che coinvolge il lettore sin dalle prime pagine, affascinato dai dettagli delle descrizioni, dei personaggi e degli ambienti, tanto da avere la sensazione di vivere in prima persona la scena descritta. Il protagonista è Luigi Licata, maresciallo agrigentino dei Carabinieri, con il suo fiuto “da cane da tartufo” che con le sue battute di spirito snocciolate in ogni frangente incarna l’uomo di sani principi e grande rigore morale, in grado di fare della propria vita un esempio di integrità e rettitudine.“Il tarlo” prende il lettore per mano catturandolo fin da subito e regalando un successo inaspettato per lo scrittore emergente, Salvatore Galvano, dirigente presso il Ministero della Difesa. L’opera ha un duplice scopo, quello principale di onorare la memoria del defunto genitore dell’autore e in secondo luogo, di fornire ai lettori l’opportunità di approfondire la conoscenza del “mondo con le stellette”, una realtà ancora ignota a molti.. La trama si svolge in parte a Roma, e in parte a Caserta, un giallo militare con tutti i suoi ingredienti che l’autore distribuisce sapientemente nel corpo del libro, consentendo al lettore di apprezzare il classico spirito operativo dei grandi detective, ovvero l’efficace intesa del lavoro di coppia, tipica di tanti investigatori. Il Maresciallo Licata e il Brigadiere Ortensi svolgono un’indagine lunga e faticosa, la cui soluzione arriva proprio alla fine della storia, quando si evincono la sorprendente capacità di analisi psicologica e la giusta dose di umiltà del protagonista. Da tale quadro, emerge un’immagine positiva delle Forze Armate e del personale militare e civile del Ministero della Difesa, con i suoi professionisti e i suoi eroi quotidiani. Il prezzo di copertina del volume è di 16,00 e, mentre quello della versione ebook è di 4,00 €.

Ing. Galvano, come nasce “Il tarlo”?
“Il tarlo” nasce con un duplice scopo. Quello principale per la voglia di onorare la memoria di mio padre, mentre il secondo obiettivo riguarda invece la voglia di far conoscere il “mondo con le stellette”, una realtà ormai ben integrata nella società, ai non addetti ai lavori.
Quali sono i punti di forza de “Il tarlo”?
Una scrittura fluida, semplice, comprensibile a tutti, malgrado si tratti di un “military thriller”. Una finestra aperta in un mondo “blindato” fino a qualche anno fa, quello dei militari. Un invito al quale è difficile resistere…soprattutto per coloro che non sono mai entrati in una caserma
E i punti di forza del protagonista, Luigi Licata?
Licata è un uomo rigoroso, leale, umano, innamoratissimo della sua famiglia e fedele alla sua consorte. Ha i suoi punti deboli, però…Non ama guidare, ha un cattivo rapporto con le armi, ha paura dell’acqua profonda E poi, come dicevo, ha la battuta sempre pronta e anche nel corso delle indagini più complicate, non può fare a meno di sviscerarne qualcuna, anche nei momenti meno opportuni. Sdrammatizzare, per Licata, è un must.
Se le chiedessi di paragonare il suo Licata a un investigatore tra quelli più famosi, chi le verrebbe in mente?
Credo che Licata sia a metà tra il Montalbano di Camilleri e il celebre Poirot della Christie. Umano, volitivo, caparbio come il primo, sagace, acuto e formidabile nella ricostruzione finale dei delitti, come il secondo. Un bel mix davvero!
“Il tarlo” sta riscuotendo un discreto consenso. Si è classificato ai primi posti nella Top Ten delle vendite della Ciesse Edizioni, sin dalla sua uscita, sia come ebook che come volume. Saprebbe dare una spiegazione di questo successo?
Penso che il successo sia dovuto fondamentalmente a due ragioni. La prima è che “Il tarlo” è unico nel suo genere. Di “military thriller” ce ne sono pochi in circolazione. Di italiani, ancora meno… Questo è ambientato a Roma, all’interno di uno Stato Maggiore. La seconda ragione è che, pur essendo un giallo, il libro non è mai pesante, grazie alle battute di spirito e alle espressioni dialettali del protagonista.
Un’ultima domanda. Pensa che ci sarà una seconda indagine del maresciallo Licata?
Certamente! Non potrei lasciare i miei lettori a bocca asciutta, i quali già numerosi invocano il secondo episodio. Sto lavorando alacremente a quest’ultimo e posso garantire che molto presto il maresciallo Licata tornerà a indagare, questa volta in un nuovo ambito…militare, ovviamente.

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