Da 30 anni con Giancarlo Siani

Siani mehariDopo 30 anni il giornalista Giancarlo Siani ritorna a Torre Annunziata, ancora con la sua Mehari. Ma Giancarlo per moltissimi non è mai andato via. Ha preso stabilmente casa a Torre Annunziata da quando lo hanno ammazzato i killer della camorra, il 23 ottobre del 1985. Ha preso casa nel cuore di tanta gente, ma soprattutto nei cuori di una moltitudine di giovani.

I tanti studenti che oggi gli sono amici non vogliono sentir parlare di un ritorno ma di una festa. Lunedi 21 settembre, dunque, non sarà una commemorazione, ma una festa per i suoi trent’anni nella nuova vita.

Lo festeggeranno quelli del liceo “Pitagora-Croce” che da anni si adoperano con tanto impegno, studio e affetto, per farlo sentire sempre più a casa.

Lo festeggerà il preside Benito che ritiene Giancarlo un “suo professore”, perché da cinque anni lavora per gli studenti con “lusinghiero profitto” sui temi della giustizia e della bellezza che libera dalle mafie.

Lo festeggeranno tutti gli studenti, di tutte le scuole della città,quelli che già sono suoi amici e quelli che “conoscendolo alla festa”, vogliono condividere con Giancarlo la gioia che deriva dall’impegno nel prendersi cura della difesa e condivisione dei beni comuni, azione di base per rendere più bella e felice la città e ogni cittadino, nativo e immigrato.

Lo festeggerà Giosuè, il Sindaco, e la sua amministrazione che, con una delibera, hanno sancito: “Torre Annunziata non dimentica: Giancarlo Siani uno di noi” e tutti i consiglieri convinti che dalla loro buona azione politica e non dagli egoismi di parte deriva una Torre Annunziata migliore.

Lo festeggeranno i cittadini e le associazioni che non vogliono più vivere nel degrado e lo faranno mettendoci la faccia e la testimonianza, senza continuare a far finta di niente.

Forse lo festeggeranno anche quegli uomini, donne e figli di famiglie di camorra che, nessuno escluso, piangono i loro morti e forse le morti che hanno procurato, consapevoli che se non si “convertono” continueranno a vivere da morti.

A Torre Annnunziata, a Napoli e in molti luoghi si fa festa nel ricordo del trentennale dell’ omicidio camorristico di Giancarlo, solo perché la sua morte profuma straordinariamente di vita.

Antonio Irlando

Il programma delle manifestazioni

La Mehari verde di Giancarlo Siani torna a percorrere le strade e i vicoli di quella città che l’aveva praticamente adottato. Lo farà lunedì mattina, grazie all’iniziativa organizzata dal Comune di Torre Annunziata e dal Liceo “Pitagora-Croce” che, in collaborazione con la Fondazione Polis, hanno pensato ad una serie di iniziative nell’ambito del trentennale dell’uccisione del cronista del Mattino, corrispondente proprio dalla cittadina oplontina, brutalmente ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985. “Torre Annunziata non dimentica, Giancarlo Siani uno di noi” è il titolo della delibera di Giunta con la quale Palazzo Criscuolo un anno fa ha dato il via libera ai numerosi eventi organizzati in città in ricordo di Giancarlo.
Dopo un breve dibattito al Liceo alla presenza del procuratore Armando D’Alterio, il magistrato che riaprì le indagini sul caso Siani fino ad arrivare alla condanna dei responsabili lunedì alle 10 la Mehari verde comincerà un giro della città. Al volante, si alterneranno i giovani cronisti che raccontano quotidianamente Torre Annunziata dalle pagine dei quotidiani, dei periodici e delle testate giornalistiche online. Tra questi, ci saranno i tre giovani collaboratori del Mattino: Giovanna Sorrentino, Dario Sautto e Francesco Ferrigno (anche nostro caporedattore centrale).
“Giancarlo afferma l’assessore Antonio Irlando, tra i promotori dell’iniziativa era un ‘abusivo’, e mi sembra giusto che il suo messaggio venga filtrato proprio attraverso i tanti giovani giornalisti precari che tutti i giorni raccontano Torre Annunziata, nel bene e nel male. In fondo, era quello che faceva anche lui, semplicemente raccontava la verità. Sono convinto che possano essere loro i migliori interpreti dello spirito di Giancarlo”.
Il percorso prevede la partenza dal Liceo, lo spostamento al sagrato della chiesa di S. Antonio e S. Maria del Buon Consiglio di via Dino, dove partirà il corteo di tutti gli studenti di Torre Annunziata, accompagnati dalle tante associazioni cittadine. Poi la Mehari sfilerà lungo le strade oplontine, sostando dinnanzi alle Parrocchie, in piazza Giovanni XXIII della Pace, fino a giungere in piazza Imbriani, dove si concluderà il corteo. L’auto di Giancarlo, però, proseguirà fino a Rovigliano, dove ci sarà un ulteriore raduno con le altre scuole e le parrocchie.
Dopo la manifestazione, la Mehari tornerà al Liceo dove sosterà per l’intera giornata negli spazi antistanti la scuola. Fino alle 18, infatti, l’auto di Giancarlo sarà a disposizione della cittadinanza, che potrà accedere al palazzetto dello sport della scuola, a lui intitolato. “Gli studenti di Torre Annunziata afferma Benito Capossela, dirigente scolastico del “Pitagora-Croce” rappresentano oramai un’onda irrefrenabile del cambiamento, con cui tutti sono chiamati a confrontarsi. Grazie anche ad esempi come Giancarlo, sono certo che la futura classe dirigente della città, da essi rappresentata, riuscirà a dare un cambiamento importante e spero decisivo per debellare la criminalità”.

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