Castellammare: cori, fumogeni e palloncini per l’ultimo saluto a Luigi De Rosa

luigiGrande commozione ieri pomeriggio alla chiesa del Gesù Buon Pastore per i funerali di Luigi De Rosa, il centauro 16enne stabiese che ha perso la vita domenica mattina in un incidente stradale sulla statale sorrentina in località Pozzano a Castellammare.

Gli amici e i compagni di scuola di Luigi sono accorsi in massa alle esequie indossando una t-shirt raffigurante il volto del giovane stabiese con la passione della Juve Stabia, del Napoli, i motori e il sogno di diventare come il suo idolo Jhonny Depp.

“Luigi Vive”, “Sempre con noi”, i cori degli amici accompagnati dagli applausi quando il feretro di Luigi è arrivato alla chiesa del rione Moscarella seguito dal corteo dei familiari altrettanto numerosi.

Il giovane domenica mattina era di ritorno dalla costiera sorrentina e viaggiava in direzione Castellammare a bordo del suo scooter, un Honda Sh. Ad un certo punto ha perso il controllo del mezzo ed è sbandato andando a sbattere sul marciapiedi, un impatto fatale nonostante il 16enne indossasse regolarmente il casco.

luigi1Un dolore immenso per amici e familiari che ieri hanno dato l’ultimo saluto al ragazzo, benvoluto da tutti e descritto come un tipo simpatico e disponibile. Palloncini bianchi e azzurri, fumogeni di colore giallo, blu, come i colori sociali delle squadre di calcio a cui teneva Luigi. In chiesa il parroco, don Antonio Santarpia, ha invitato tutti “a riflettere in

questi momenti sui valori della vita, Luigi sarà accolto nella casa di Gesù con il sorriso”.

Infine anche i cugini e gli amici hanno voluto leggere un messaggio per il 16enne. “Quante cose avremmo dovuto ancora dirci, resterai sempre nei nostri cuori, grazie per i tanti momenti passati insieme. Volevo somigliare a Jhonny Depp, ora ti sei trasformato nel nostro angelo”, ha letto dall’altare uno dei cugini del 16enne.

“Un vuoto incolmabile, il nostro pensiero va ai familiari, queste cose pensiamo non debbano mai capitare a noi ragazzi”, ha letto tra le lacrime uno degli studenti dell’istituto “Renato Elia”, frequentato da Luigi.

Raffaele Cava

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