Caso Apple a Napoli: il miraggio di 600 posti di lavoro

appleTra le poche voci fuori dal coro giornalistico, avevamo espresso forti perplessità sulla vicenda Apple a Napoli ed in particolare sui fantomatici 600 posti di lavoro. Perplessità che hanno trovato ulteriori conferme, recentemente, avallando la nostra versione.

Gli illusori posti di lavoro a cui avevano fatto riferimento il premier Renzi, il governatore De Luca ed altri esponenti del mondo politico nei loro discorsi a fini “elettorali” e di cui non c’era riferimento alcuno sui comunicati Apple, quasi sicuramente non ci saranno mai ed al loro posto la mela morsicata formerà 600 studenti, che si ritroveranno nella infelice condizione di far da bassa manovalanza per il mondo delle app iOS.

Corresponsabile in tale “malinteso”, assieme al mondo politico, è anche il mondo dell’informazione, che ha errato forse in preda all’entusiasmo del momento ma che di sovente si rivela superficiale, pressappochista e poco responsabile, se non appiattita sulle posizioni del potere e spesso da questo assoldata.

Un “fraintendimento” da parte del mondo politico e giornalistico che suona come l’ennesimo sgarbo effettuato nei confronti del popolo napoletano che aveva salutato ed accolto con il massimo riguardo l’azienda di Cupertino che si ritrova a vestire i panni di un novello evangelico Epulone.

Originando così altri studenti che si ritroveranno proiettati verso un molto probabile futuro di precarietà e di sogni infranti, che ormai accomuna molta parte della categoria giovanile che ha quasi del tutto dimenticato il c.d. posto fisso.

 

Andrea Rispoli

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