Napoli, suonano i tamburi della camorra: due agguati in poche ore

corso-secondiglianoCamorra scatenata: due agguati in poche ore a Napoli. Nell’ordine: a “Secondigliano” ferito alla schiena con numerosi colpi di pistola Emilio Barone, 26enne pregiudicato del posto. L’agguato sarebbe avvenuto in corso Secondigliano dove l’uomo è stato raggiunto da due individui a bordo di una moto che dopo aver esploso numerosi colpi di pistola contro la vittima si sono dati rapidamente alla fuga.

Interrogati dalla polizia i testimoni non hanno saputo fornire elementi utili all’identificazione dei responsabili del raid che avevano il volto coperto da casco integrale. Ricoverato in ospedale Barone non sarebbe in pericolo di vita. Poco dopo a cadere sotto i colpi dei sicari a “Pianura” il 30enne Luigi Mele, ferito con numerosi colpi di pistola mentre era fermo nei pressi di un panificio in via Giorgio dei Grassi.

Ad aprire il fuoco, secondo le prime ricostruzioni, almeno due uomini che si sarebbero poi dati rapidamente alla fuga a bordo di uno scooter di grossa cilindrata. Mele è stato trasportato all’ospedale “San Paolo” con ferite gravi alla pancia e alla spalla destra. Sull’accaduto indagano polizia e carabinieri che starebbero ascoltando alcuni testimoni e visionando i filmati delle telecamere presenti in zona per risalire all’identità degli attentatori.

Due episodi gravissimi che evidenziano ancora una volta come il nuovo sistema non faccia sconti, pronto a agguatocolpire ovunque e a qualsiasi ora del giorno sul territorio. Oltremodo caotica la realtà malavitosa di Secondigliano: da un lato gli “Amato-Pagano” determinati a riconquistare la leadership criminale su quello che una volta era l’impero dei “Di Lauro” e dall’altra clan allo sbando come la “Vanella Grassi” che dopo l’arresto dei fratelli Antonio (attualmente pentito) e Umberto Accurso (detenuto in regime di 41bis) faticherebbe a ricompattare le fila dei propri affiliati orfana di validi elementi apicali.

Poco chiara la dinamica del ferimento di Luigi Mele a Pianura: per il momento massimo riservo da parte degli investigatori alle prese con indagini oltremodo complesse data la forte omertà che ancora nella zona complica enormemente il lavoro delle forze dell’ordine. Due agguati che gettano i cittadini nel panico. Della serie: i tamburi della camorra continuano a suonare sinistri in una Napoli sempre più vittima del crimine organizzato.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.