Svolta nelle indagini seguite all’arresto di Umberto De Luca Bossa a Torre Annunziata (figlio del ras di Ponticelli Antonio, alias “Tonin ‘o sicc”): secondo alcune indiscrezioni trapelate da ambienti investigativi pare che l’uomo girasse con una “Beretta” 9×21 in auto (con caricatore pieno e colpo in canna) nel timore di finire vittima di un agguato.
A monte della vicenda la volontà di Umberto De Luca Bossa di creare un clan autonomo a “Ponticelli” da contrapporre al gruppo criminale dei cosiddetti “Bodo” egemone nella zona. Secondo “radio mala” De Luca Bossa junior avrebbe cercato alleanze eccellenti con la mala di Torre Annunziata: armi e droga per iniziare una guerra senza esclusione di colpi per il controllo assoluto di buona parte della periferia orientale di Napoli.
Dopo il declino dei “Sarno” e la definitiva uscita di scena di pezzi da novanta del clan, Ponticelli criminalmente parlando è stata teatro di scontri sanguinosi tra cani sciolti del sistema per il controllo delle piazze di spaccio sul territorio e per il racket da imporre a commercianti e imprenditori locali. Emarginati della camorra talmente violenti però da scoraggiare clan potenti del napoletano a tentare la conquista di Ponticelli.
Un dato da non sottovalutare se si pensa che la zona confina con San Giovanni a Teduccio, roccaforte storica della famiglia Mazzarella. La ricerca di alleanze con i gruppi criminali del vesuviano non sarebbe una novità: pensiamo alle intese con tanto di scambi di killer tra i “Lo Russo” di Miano e i “Birra” di Ercolano. Una vera e propria partnership tra due clan tristemente famosi per il modus operandi oltremodo violento.
In quest’ottica prenderebbe consistenza un’ipotesi avanzata dal nostro giornale tempo addietro: i nuovi clan della camorra napoletana vorrebbero creare un’unica organizzazione camorristica con i sodalizi criminali del vesuviano. Una mossa che aumenterebbe enormemente il potere offensivo ed economico del sistema. Una “Spa” del crimine capace di ripulire i proventi delle attività illecite in imprese pseudo legali e in complesse operazioni finanziarie estero su estero. Un “nuovo sistema” formato non solo da camorristi ma da insospettabili professionisti della Napoli bene e dell’hinterland vesuviano, prevalentemente avvocati e commercialisti. Della serie: potremmo essere ad un passo dalla nascita della camorra new generation.
Alfonso Maria Liguori