Rifiuti speciali stoccati senza autorizzazioni: blitz della guardia di finanza di Portici a Napoli, nella zona di Ponticelli. Sequestrate migliaia di fusti contenenti tonnellate di materiale pericoloso.
Nel quadro della costante attività di controllo del territorio finalizzata alla prevenzione e repressione degli illeciti di natura ambientale, i finanzieri, agli ordini del colonnello Salvatore Salvo, hanno sequestrato un’area di 2.800 mq e 33 tonnellate di rifiuti pericolosi derivanti da scarti industriali di lavorazione e attrezzature varie impiegate per l’illecito traffico.
In particolare nel corso di un’attività info-investigativa scaturita dallo sviluppo di elementi raccolti nello specifico settore, hanno individuato due distinte attività industriali che si occupano di recupero e di rigenerazione di rifiuti pericolosi e non.
Nel corso del primo intervento è emerso che il gestore dell’attività, contravvenendo alle previste autorizzazioni per lo stoccaggio di un numero prefissato di fusti metallici contenenti residui di rifiuti speciali pericolosi, quali olii, solventi e distillati di petroli, è stato trovato in possesso di un numero di fusti eccedenti di oltre il doppio quelli autorizzati. (Il testo continua dopo il video)
Inoltre, è stata accertata l’illecita miscelazione di diverse tipologie di rifiuti speciali tossici, all’interno di un unico contenitore. Al termine del servizio venivano posti sotto sequestro i fusti metallici rinvenuti all’interno dell’attività.
Nel secondo intervento, il gestore dell’impresa controllata, regolarmente autorizzato alla rigenerazione dei soli rifiuti non pericolosi, è stato trovato a stoccare e recuperare fusti metallici con all’interno residui di sostanze tossiche, per un totale di 26 tonnellate, pari a 1.600 fusti.
In questo caso, si è proceduto anche al sequestro dell’intera area industriale e delle attrezzature rinvenute, quali cabina di verniciatura, rullatrici, vasche di lavaggio, asciugatrici e pressa idraulica.
Entrambi i responsabili sono stati denunciati all’autorità giudiziaria competente per attività di gestione di rifiuti non autorizzata, aggravata dalla presenza di rifiuti pericolosi.
“Il servizio odierno – si legge in una nota delle fiamme gialle – rientra nell’ambito dell’attività info-investigativa svolta dalle fiamme gialle sul territorio a seguito dell’azione di contrasto degli illeciti in materia ambientale ed a causa del gravissimo impatto che questi hanno sull’intera collettività”.