“E’ stupefacente il ritardo con cui il sindaco uscente, Salvatore Vozza, si accorge del pericolo di infiltrazioni malavitose in campagna elettorale, proprio lui che è stato alla guida di un’Amministrazione comunale che ha sistematicamente omesso di esercitare tutti i controlli ad essa delegati dalle norme vigenti, contribuendo di fatto ad alimentare la palude di illegalità diffusa, in cui proliferano piccole e grandi devianze”. Lo ha detto il candidato sindaco del centrodestra a Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio. “Non è forse Vozza il sindaco che si è ritrovato con una commissione d’accesso in casa e che ha conquistato gli spazi destinati alla cronaca nera, sulle prime pagine dei giornali, per episodi di inaudita violenza che hanno riguardato la sua parte politica? E’ risibile il falso moralismo di chi cerca di accreditarsi, agli occhi dell’opinione pubblica, come custode e garante di una cultura della legalità e della sicurezza che non gli appartiene, contrabbandando il proprio isolamento politico con la scelta di una coalizione snella, come la chiama lui, a tutela della trasparenza”. “Quanto alla relazione della commissione d’accesso che il sindaco uscente vorrebbe vedere resa pubblica”, ricorda Bobbio, “è soltanto un pretesto: Vozza sa bene che i risultati saranno conoscibili soltanto attraverso i canali ufficiali ed i percorsi istituzionali previsti della legge, così come è consapevole che il Comune di Castellammare rischierebbe lo scioglimento qualora si verificasse un legame di continuità con la precedente Amministrazione. Ci faccia grazia, comunque, del suo politichese da strapaese. I cittadini sono molto intelligenti e ben informati e lo stanno già giudicando”. “Sto lavorando a un esposto da consegnare al Prefetto”, ha concluso il candidato sindaco del centrodestra, “per segnalare le irregolarità e le anomalie che si stanno verificando in quest’ultimo scorcio di campagna elettorale, come l’inopportunità di candidare figli e parenti di componenti ai massimi livelli della polizia municipale nella coalizione del sindaco uscente e la penuria di spazi elettorali”.