Come stanno andando i consumi di beverage in Italia e nel mondo? Quale è stato l’impatto della crisi dei consumi in questo settore? Quali sono le strategie vincenti delle aziende e le proposte più efficaci dei locali? Queste le domande poste ai relatori del convegno Barmood 2010. Si è iniziato con un’analisi di scenario a livello mondiale. Dario Righetti, partner Deloitte, ha presentato i risultati della classifica internazionale Global Powers of Consumer Products 2010 sui top 250 produttori di beni di consumo pubblicata da Deloitte, estrapolando i dati relativi alle aziende di alcolici e superalcolici. È seguita una presentazione dei key trend che caratterizzano il settore in base alle diverse aree geografiche e delle strategie che le aziende potrebbero intraprendere nei prossimi anni. Infine, alcune riflessioni sulle mutate caratteristiche del consumatore nel periodo post-crisi. Roberto Amedei di Nielsen ha trattato il tema delle dinamiche dei consumi nel canale Ho.re.ca. sulla base dei dati Nielsen. Il suo intervento ha illustrato come è cambiata la spesa rispetto a due anni fa, come sono andati i consumi di bevande e alcolici nel fuori casa e quali sono state le performance delle varie tipologie di locali. Con un focus sul mondo delle bollicine è stato introdotto il tema dei consumi di champagne e spumanti. Il mercato dello champagne è stato illustrato da Domenico Avolio del Centro Informazioni Champagne. Il suo intervento ha spiegato in particolare le dinamiche del mercato italiano in un contesto che, dagli ultimi mesi del 2009 a oggi, ha mostrato una netta inversione di tendenza rispetto al periodo di decrescita che continuava dalla fine del 2008. Con Oscar Cavallera di Bar University abbiamo parlato invece di locali, con la presentazione dei dati di un’indagine condotta sui migliori 800 locali in Europa, Asia, Usa e Emirati Arabi. È stato introdotto il tema del lusso, sviluppato poi nel corso della tavola rotonda, parlando di drink, location, servizio. Nel corso della tavola rotonda è stato approfondito il discorso delle proposte luxury nel settore del beverage. Sono stati con noi Giorgio Fadda, presidente Aibes, con cui abbiamo trattato gli aspetti legati alla gestione economica della carta dei cocktail con proposte premium. Antonio Della Croce (Capobarman Abano Grand Hotel) ha spiegato lo sviluppo del format di un evento dedicato al mondo del lusso: il James Bond Party (la prossima edizione è in programma sabato 27 marzo all’Abano Grand Hotel di Abano Terme). Con Andrea Balleri (Barman dell’Anno Aibes) abbiamo parlato dello studio di cocktail di successo e dei consumi in hotel di lusso. Federico Graziani (sommelier di Aimo e Nadia) ci ha parlato di un tema vicino al mondo del bartending, spiegando le logiche nella definizione della lista dei vini in uno dei migliori ristoranti italiani. Infine, con Claudio Tomasi di Psenner abbiamo trattato il made in Italy: la grappa è il più caratteristico dei distillati italiani, con una produzione estremamente frammentata e non legata a grandi brand. Si tratta infatti di una produzione artigianale che trasforma in arte le pratiche della distillazione. E nel caso di Psenner, abbiamo parlato di prodotti ultrapremium che hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti in termini di qualità. L’intervento di Claudio Tomasi ci ha introdotti alla degustazione guidata, che quest’anno è stata condotta da Luigi Odello e ha avuto come protagonista Aquavitae Williams, un distillato di pere Williams di Psenner. La degustazione è stata completata da un interessante gioco sul tema dei sapori, nel corso del quale sono stati assegnati alcuni premi. La conclusione della giornata con un prodotto italiano ci ha dato la possibilità di anticipare il tema del prossimo appuntamento di Barmood, che sarà dedicato alla ricerca dell’eccellenza nel made in Italy, sempre ovviamente nel mondo del beverage.
FF