Pomigliano città della sostenibilità ambientale

Si è svolto ieri 24 marzo alla biblioteca comunale di Pomigliano d’Arco un seminario organizzato dalla struttura regionale “Laboratorio territoriale di educazione ambientale”, struttura che realizza diverse attività nel campo della sostenibilità ambientale con il patrocinio dell’Unione Europea, del Ministero dell’Ambiente e dell’assessorato alle politiche ambientali – settore ecologia della regione Campania, e che ha come scopo nell’ambito delle attività di IN.FE.A. (Informazione, Formazione, ed Educazione Ambientale), quello di promuovere l’educazione ambientale e della cultura della sostenibilità. Hanno partecipato al seminario il presidente del laboratorio Ciro Romano, il dottor Antonio Carmine Esposito funzionario alla sostenibilità dell’assessorato alle politiche ambientali della regione Campania, e per l’ente comunale di Pomigliano d’Arco l’assessore alle politiche educative e dell’infanzia Sofia Salvati. I tre relatori hanno messo in evidenza come  a partire dalla città di Pomigliano d’Arco per poi finire all’intero territorio regionale si possa e si debba individuare una politica delle pratiche corrette dal punto di vista dell’educazione ambientale e della sostenibilità, come ha sottolineato il dottor Esposito che ha detto in merito : “Il progetto IN.FE.A. ha lo scopo di promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso i 49 centri presenti sul territorio regionale, che svolgono attività come la protezione e la conservazione della natura. In questo la collaborazione con il comune di Pomigliano d’Arco è molto stretta ed ha un ruolo fondamentale per le attività del laboratorio”. L’assessore Salvati ha invece messo a fuoco l’importanza della promozione dell’educazione ambientale dicendo in proposito: “ Le scuole possono fare molto per le attività del laboratorio, e per noi è un orgoglio avere il laboratorio sul nostro territorio. Le nostre scuole sono tutte dotate di pannelli fotovoltaici, e tutte le agenzie di stampa hanno ribattezzato Pomigliano città della sostenibilità ambientale”. Mentre il presidente del laboratorio Ciro Romano ha illustrato i progetti che il laboratorio sta portando avanti come il progetto “La sostenibilità in mostra” che ha come finalità quella di individuare le pratiche corrette dal punto di vista della sostenibilità, “così come ha fatto il comune di Pomigliano installando pannelli fotovoltaici nelle scuole” ha sostenuto il presidente Romano. Altro obiettivo poi di questo progetto è quello relativo alla green economy (l’economia verde) sulla quale il presidente Romano è convinto sia necessario puntare. Ma come si coniuga la sostenibilità con le politiche locali? A questo interrogativo i tre relatori hanno risposto ribadendo il ruolo fondamentale della classe politica. In particolare il presidente Romano ritiene che “tale concetto di sostenibilità debba essere declinato nell’ambito della città attraverso 4 pilastri che sono la responsabilità sia degli amministratori che dei cittadini, nel non sprecare le risorse a nostra disposizione e nell’amministrare con responsabilità le ricchezze offerte dalle risorse naturali con responsabilità, perché cambiare può voler dire anche cambiare in peggio – sostiene Romano – quindi è in primo luogo agli amministratori che è indirizzato questo discorso. Il secondo punto – prosegue ancora Romano – è quello di una città solidale, per esserci sostenibilità occorre che tutti siano disposti ad accettare una cultura della sostenibilità, e che una città prima ancora che essere sostenibile debba essere educante, mentre il terzo punto è quello della partecipazione, perché con la partecipazione si responsabilizzano i cittadini, infine – conclude Romano il quarto pilastro per una corretta politica locale della sostenibilità è quello dell’integrazione di tutte le politiche, economiche, sociali e quant’altro con quelle ambientali”. L’assessore Salvati ritiene invece che “questo concetto si traduca nei concetti di valutazione e di autovalutazione, e forse è proprio l’autovalutazione, l’autocritica che ci manca – dice l’assessore Salvati – ma Pomigliano è una città educante, ed è per questo che abbiamo sottoscritto la carta di Barcellona che invito a leggere”. Infine il dottor Esposito ha rivendicato l’esigenza di avere risorse e finanziamenti adeguati ma soprattutto una classe politica attenta al tema della sostenibilità ambientale, dicendo a tal proposito : “Penso che i finanziamenti e le risorse siano indispensabili a tal fine, ed è in questa direzione che stiamo cercando di andare con un progetto di legge regionale, ma penso che la risorsa fondamentale sia quella umana, quindi è necessaria la nascita di una classe politica sensibile a questi temi,  prima ancora di parlare di città sostenibile occorre avere una classe politica attenta a questi temi, perché chi governa lo fa per gli altri e non per se stessi”.

Massimo Venturi

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