Sant’Antonio Abate? Come Nairobi

Continua anche questa settimana, dopo  il dossier  della scorsa uscita, l’inchiesta sul dissesto dei canali del Consorzio di Bonifica dell’Agro Nocerino Sarnese. La nostra attenzione questa settimana si sposta dalla efficienza dei canali allo stato dei  luoghi nei pressi degli stessi, che si prestano a divenire vere e proprie discariche abusive dove tutto è lecito. Nei prossimi giorni potrete visionare il dossier video sul nostro sito www.ilgazzettinovesuviano.com e sul sito dell’associazione Città Attiva (www.cittattiva.net) di Sant’Antonio Abate, con il quale ho collaborato. Lo scenario a cui ho assistito è a dir poco raccapricciante. Il territorio si trova abbandonato a se stesso, e regna l’anarchia assoluta. Mi sono spinto presso il canale Casarielli, in territorio agricolo abatese. Possiamo dire che a farla da padrona è sempre l’amianto, che viene sversato in maniera massiccia e continua sul territorio a pochi passi dalle coltivazioni. Purtroppo non è tutto: all’interno del canale vi è traccia evidente di oli esausti e percolato che sicuramente filtrano sino alla falda acquifera contaminandola. La stessa falda viene utilizzata dai coltivatori per irrigare i loro campi. Durante il sopralluogo mi sono avvicinato ai contadini per chiedere se fossero a conoscenza  della pericolosità dei materiali ai quali erano in contatto ogni giorno. Uno di essi racconta che al calar della sera vi sono mezzi che cominciano a sversare materiali di ogni genere, dai calcinacci ai pneumatici, materiale di scarto industriale e molto altro, per lo più rifiuti speciali che andrebbero trattati appositamente presso aziende specializzate. Il minor dei mali sono gli elettrodomestici e i complementi d’arredo sparsi ovunque, ancor peggio quando imbatto in carcasse d’auto e motorini lasciati sugli argini dei canali. Non vi è mai fine allo scempio, nel canale di via Quasimodo riscontro ancora la presenza  di oli usati e acque reflue provenienti da scarichi abusivi allacciati ad esso, lo scenario ricorda le fogne a cielo aperto di Nairobi. Mi spingo ancora oltre sperando di trovare una situazione migliore, mi reco in via Scafati, una delle arterie principali della cittadina abatese e approfitto della presenza degli operai che stanno svolgendo opere di manutenzione per aprire una caditoia, e anche qui si scopre che è sedimentata da caseina derivante dalla lavorazione di latte. Non è difficile presumere che vi sia un allaccio abusivo alle tubazioni adibite alla raccolta di acque pluviali. Il dossier pubblicato dal “Il Gazzetino Vesuvio” nella scorsa settimana ha avuto un riscontro tale da richiamare l’attenzione del candidato alla presidenza regionale Campania, Roberto Fico, candidato con il movimento a cinque stelle di Beppe Grillo,il quale ha indetto stasera un’assemblea pubblica a Scafati, alle ore 20, presso la villa comunale.

Pasqualino D’Aniello

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