Legadue basket: Scafati travolge Imola e torna a sperare nei play-off

Marco Calvani, coach Bialetti Scafati

BIALETTI SCAFATI – AGET IMOLA 81-58

BIALETTI SCAFATI: Muurinen 2, Goss 17, Ruini 5, Busca 3, Apodaca 9, Ferrara 3, Filloy 8, Fattori 12, Rush 8, Chiacig 14. ALLENATORE: Marco Calvani.

AGET IMOLA: Fazzi 4, Amoni n.e., Maestrello 3, Ezugwu, Masoni 9, Scagliarini n.e., Bruttini 6, Whiting 10, Bushati, Vaden 26. ALLENATORE: Maurizio Lasi.

ARBITRI: Roberto Pasetto di Firenze, Mauro Moretti di Marsciano (Pg), Claudio Di Toro di Perugia.

NOTE: Parziali: 16-19, 23-10, 20-14, 22-15. Tiri da due: Scafati 27/46 (59%), Imola 10/30 (33%). Tiri da tre: Scafati 7/16 (44%), Imola 11/26 (42%). Tiri liberi: Scafati 6/8 (75%), Imola 5/12 (42%). Falli: Scafati 18, Imola 16. Usciti per cinque falli: nessuno. Stoppate: Scafati 2, Imola 2. Palle perse: Scafati 10, Imola 11. Palle recuperate: Scafati 11, Imola 11. Rimbalzi: Scafati 42 (difensivi 32, offensivi 10), Imola 26 (difensivi 20, offensivi 6). Assist: Scafati 18, Imola 9.

Resta accesa la fiamma play-off per la Bialetti Scafati. Il successo casalingo ai danni dell’Aget Imola, nell’undicesimo turno del girone di ritorno del campionato nazionale di Legadue, consente alla compagine dell’Agro di superare una diretta concorrente per la corsa ad un piazzamento play-off e contestualmente conquistare due punti chiave per avvicinarsi ad un traguardo impensabile fino a qualche settimana fa. Il successo è arrivato in maniera perentoria, con i padroni di casa a dominare sotto le plance (42 rimbalzi contro i 26 di Imola) e tirando con percentuali più alte da qualsiasi parte del campo.

Entrambe le squadre iniziano la gara con il freno a mano tirato. Si ha quasi l’impressione che abbiano firmato una sorta di patto di non belligeranza: segnano poco, sbagliano tanto ed allungano l’attesa per il primo canestro fino al minuto 7’25’’, quando è Apodaca a mettere dentro il primo sigillo della contesa (0-2). Pian piano, mentre Scafati continua a mostrare di non essere affatto in palla e di aver lasciato la testa negli spogliatoi, i viaggianti prendono coraggio e ne approfittano, rendendosi pericolosi. Inutile il time-out chiesto da coach Calvani a 4’05” e le successive sostituzioni di Chiacig, Muurinen e Filloy (gravato di due falli) con Fattori, Rush e Ruini. Imola, trascinata da un incontenibile Vaden, che negli ultimi cinque minuti della frazione realizza ben 14 punti, allunga il passo (9-17), per poi frenare la propria corsa nelle ultime azioni, quando finalmente i padroni di casa iniziano a macinare gioco e punti, chiudendo la frazione sotto 16-19, grazie ad una tripla di Fattori sul suono della sirena.

L’ala-pivot gialloblù ha un ottimo impatto con la gara e mostra di meritare ampiamente la fiducia del proprio tecnico, diventando il punto di riferimento offensivo ed il fulcro dell’attacco gialloblù. Con lui in campo, coadiuvato sotto le plance da un ottimo Rush, la truppa di casa prende maggior fiducia ed inizia a fare la voce grossa, partendo da una difesa sempre più tonica e reattiva, che riesce finalmente a tarpare le ali al fromboliere ospite Vaden e a dominare nell’area pitturata. La Bialetti gioca bene, recupera il passivo e mette la freccia sin da subito (20-19 a 8’12” con una tripla di Fattori), rimanendo avanti fino all’intervallo, riuscendo altresì ad allargare la forbice. Inutile il time-out chiesto da coach Lasi a 6’33” e la girandola di cambi. Coach Calvani concede spazio a nove decimi degli iscritti a referto, ottenendo buoni risultati, come dimostra la bomba allo scadere del play Ferrara, che manda tutti negli spogliatoi, col tabellone che segna 39-29.

Sulla falsariga della seconda frazione, inizia anche la terza. Scafati continua a menare le danze (bene Goss), mentre Imola appare sempre più in difficoltà: resta infatti all’asciutto fino al minuto 6’30”, quando è Masoni a realizzare la tripla del 45-32. Senza patemi d’animo, i gialloblù tengono in mano le redini dell’incontro, ritrovando finalmente il pivot Chiacig, che ha la meglio sui suoi difensori (Ezugwu prima e Bruttini poi). A parte qualche forzatura di troppo, che tutto sommato ci può stare quando si conduce l’incontro con un vantaggio superiore alla doppia cifra, Scafati tiene sempre il naso avanti, nonostante il cambio di difesa (da uomo a zona) imbastito dal tecnico romagnolo e chiude in vantaggio 59-43 anche il terzo periodo.

L’ultimo quarto è solo ordinaria amministrazione per i ragazzi del presidente Piedepalumbo. A parte il solito instancabile Vaden, vera spina nel fianco della difesa locale, i viaggianti non riescono a trovare il bandolo della matassa e quindi a ridurre le distanze. Gli atleti in casacca gialloblù, invece, gestiscono sapientemente ogni singolo possesso, giocano al limite dei 24’’ e danno anche spettacolo, orchestrando azioni offensive strappa applausi. C’è anche modo e tempo di vedere in campo il capitano Leo Busca, al quale vengono concessi gli ultimi 2’ di gioco, quando la vittoria è già in cantiere (73-54). L’ultima sirena suona con il punteggio di 81-58 (canestro finale di Busca, dopo quattro mesi dall’infortunio) e manda tutti a casa, con il sogno play-off ancora vivo.

Antonio Pollioso

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