Nuovi governanti per la Pasqua della politica

Caldoro e il centro destra amministreranno la Campania. L’augurio di tutti è che lo faranno bene, proprio nell’interesse di tutti.

Ma ha vinto Caldoro perché chi lo ha votato pensa che sia il migliore  oppure ha perso solennemente chi ha governato la Campania e, quindi De Luca, espressione della stessa area politica?

Certamente ha ancora una volta vinto Berlusconi, nonostante i candidati in campo erano Caldoro per la regione, Bobbio per il comune di Castellammare di Stabia e Cuomo per Sorrento. Ha vinto il partito del leader che fa sentire la maggioranza degli italiani sotto la sua ala protettiva, dalla parte “dell’amore che vince contro l’odio”. Anche se non vera, la storiella piace e convince tanti.

Ma Berlusconi non fa tutto da solo. Ad aiutarlo non sono i suoi candidati ma quelli dei partiti d’opposizione. I tanti “no”, spesso espressione non d’interessi diffusi, ma di logiche incomprensibili, spingono molti elettori ad identificare il fare (non importa come) con il bene e chi si oppone con il male.

In politica, piaccia o no, la semplificazione conta molto, la sostanza, purtroppo, molto spesso viene dopo, oppure è del tutto assente.

Tra chi dice o semplicemente fa credere cose del tipo ”ai tuoi problemi ci penso io, tu dammi solo il voto” e chi si mostra spesso spocchioso, “filosofo” e quindi inconcludente, la maggioranza, è ovvio, sceglie il primo. Molti s’infuriano e danno o un voto di protesta, altri si astengono. Questi ultimi sono diventati tanti. Si è passati da un 20% fisiologico al 35% circa. Inoltre, una ricerca ha dimostrato che, questa volta, quasi il 25% ha deciso il voto solo nelle ultime 48 ore. Ciò significa una sola cosa: repulsione per come la politica e i gruppi politici che la praticano si propongono ai cittadini. Ciò vale sia per il Pdl che per il Pd che, insieme, a queste ultime elezioni hanno perso 3 milioni di voti rispetto al 2005.

Sarà compito dei governatori e dei sindaci eletti nobilitare la politica, perché ridiventi lo strumento per progettare la struttura sociale del bene comune. Compito dei cittadini, diventando finalmente cittadinanza attiva, forgiare gli strumenti da utilizzare perchè la Pasqua arrivi anche per la politica.

Antonio Irlando

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