Scoperto inquinamento marino lungo il litorale di Vico Equense

Nella mattinata di oggi, a seguito di alcune attività di indagine effettuate nei giorni addietro dai militari della Guardia Costiera di Vico Equense, coordinati dalla Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia agli ordini del Comandante Demetrio Antonio Raffa, è stata scoperta una considerevole fonte di inquinamento, e più precisamente di detersivi, che sversati nel Rivo d’Arco in località Seiano del medesimo comune raggiungevano il mare. Con un’attività puntuale ed attenta i militari, congiuntamente a personale dell’Ufficio tecnico comunale ed a tecnici della Gori Spa, hanno risalito l’alveo dalla foce fino al punto di immissione del refluo rilevando che l’inquinamento era provocato dalla lavanderia industriale situata nelle vicinanze, un’ipotesi suffragata anche dall’odore tipico dello sversamento e da un caratteristico colore azzurrognolo. Nella circostanza i militari hanno appurato che la condotta di scarico di tre voluminose lavatrici industriali, situate per l’appunto nel locale lavanderia, invece di scaricare i reflui in fogna, scaricavano direttamente nelle condotte pluviali omettendo sostanzialmente la prima fase della depurazione i cui oneri gestionali e di conseguenza economici sono a carico del produttore del rifiuto industriale. Accertata l’illecita condotta, i militari della Capitaneria hanno immediatamente attivato l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania i cui tecnici, giunti poco dopo, hanno proceduto ad un campionamento dello scarico che peraltro gli stessi militari avevano già prudentemente proceduto a campionare non appena accertato l’illecito. Denunciato a piede libero il titolare dell’impianto per violazione delle norme ambientali previste dalla Legge 979/82 di Difesa del mare e dalla L.152/2006 (c.d. Testo Unico in materia ambientale). Della’attività è stata immediatamente informata la competente A.G. anche perché la polizia giudiziaria ha ritenuto di procedere al sequestro delle tre lavatrici onde impedire che il reato fosse portato ad ulteriori conseguenze. Un’attività di vigilanza peraltro divenuta particolarmente più capillare nelle recenti settimane sulla scorta dei segnali recepiti dagli uomini del Comandante Raffa, circa presunti fenomeni di inquinamento lungo l’intero litorale della penisola sorrentina. In questo contesto, l’attività della Capitaneria di Porto, già peraltro assai attiva e puntuale, ha raggiunto i massimi livelli di attenzione con una attiva presenza dei militari del Corpo delle Capitanerie di Porto lungo le coste del territorio di competenza, a tutela dell’ambiente e dell’ecosistema marino. È noto come la Guardia Costiera di Castellammare solo alcuni mesi fa ha portato a termine una vasta operazione di controllo delle attività correlate alla produzione dell’olio e di molitura dei frantoi, i cui residui di lavorazione venivano scaricati direttamente nell’ambiente in difformità delle vigenti disposizioni in materia. Un’attività assai intensa e puntuale che anche allora portò all’individuazione ed alla contestuale denuncia all’Autorità Giudiziaria di numerosi soggetti nonché al sequestro degli impianti destinati alla molitura delle olive i cui residui venivano scaricati abusivamente.

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