La Corte di Cassazione ha stabilito che non basta un pericolo concreto per ottenere il risarcimento del danno. Il giudice, infatti, per esprimere un giudizio di responsabilità deve esaminare se una determinata situazione di pericolo oggettivo costituisca un’insidia non superabile con l’ordinaria diligenza e prudenza ovvero se sia suscettibile di essere prevista ed evitata da parte del danneggiato. Secondo tale criterio, la Corte ha annullato una sentenza che aveva riconosciuto ad una signora il risarcimento per i danni riportati a seguito di una caduta in un viale condominiale. I giudici di Piazza Cavour hanno messo in evidenza che i giudici di merito hanno solo rivelato la presenza del fondo sconnesso e la scarsa illuminazione sul viale de quo, senza verificare se questa evidente situazione di pericolo oggettivo costituisse o meno un’insidia non superabile con l’ordinaria diligenza oppure fosse prevedibile e superabile con l’adozione di normale cautela da parte del danneggiato.
Valentino Belligerante