“Basta con il tiro al bersaglio contro il mondo agricolo: non sono sicuramente venti agricoltori casertani la principale causa dell’inquinamento dei Regi Lagni.” E’ questa la denuncia di Michele Pannullo, presidente di Confagricoltura Campania, il quale chiarisce che “è giusto che le responsabilità individuali vengano perseguite ma è ingiusto, scorretto e pericoloso criminalizzare e additare all’opinione pubblica una intera categoria che lavora con impegno quotidianamente per la salvaguardia del territorio”. “Per contrastare gli sversamenti nei Regi Lagni è necessario che la magistratura e le forze dell’ordine siano, d’ora in avanti, inflessibili con i Comuni che vi sversano i liquami fognari e contro chi è deputato alla gestione dei depuratori. – continua Pannullo – Da parte nostra, vogliamo ricordare che, appena pochi mesi fa, Confagricoltura e le altre Organizzazioni agricole hanno sottoscritto con la Regione Campania e con il Consorzio di bonifica del Basso Volturno un accordo che prevede che i proprietari dei terreni prospicienti i Regi Lagni si facciano carico della pulizia e della sicurezza degli stessi. Un atto che restituisce agli agricoltori campani una immagine profondamente diversa da quella macchiata da alcuni irresponsabili”.