Adda Castellammare: l’abbandono di animali è in aumento, cosa farà la nuova Amministrazione?

Il problema del randagismo ha oggi raggiunto, a Castellammare, dimensioni abnormi, a causa dell’indifferenza delle amministrazioni sinora succedutesi, della vastità del territorio interessato e del preoccupante aumento degli abbandoni.

La legge nazionale n. 281 del 1991 e quella regionale n. 16 del 2001 contengono la normativa intesa a regolamentare il fenomeno del randagismo e gli altri problemi di convivenza civile con gli animali vaganti nelle nostre città. A tenore di tali disposizioni, l’attività di controllo del randagismo – per quel che concerne in particolare i cani – non può essere validamente svolta se non mediante l’impegno in prima linea delle istituzioni a ciò preposte, cioè delle amministrazioni comunali e delle AA.SS.LL.

La giunta comunale che ha da poco concluso il suo mandato ha approvato all’unanimità il 22 febbraio 2010 un Regolamento per il benessere degli animali e per una migliore convivenza con le persone. Si tratta di un insieme di disposizioni che, tra l’altro, tutela efficacemente i cani ed i gatti che vivono in libertà (mediante programmi di sterilizzazione e reimmissione sul territorio), ne promuove l’adozione e ne punisce l’abbandono.

Perché tali principi non restino inattuati, l’ADDA auspica che il Sindaco – al quale è già stato chiesto per iscritto un incontro su tali temi – in attesa della costruzione di un rifugio comunale cui pure si è esplicitamente impegnato durante la campagna elettorale, si faccia garante e promotore di dialogo e sostegno economico e logistico all’Associazione stessa.

L’A.D.D.A., del resto, ha notoriamente precorso i tempi nella promozione delle campagne di sterilizzazione e di sensibilizzazione dei cittadini sui principi di convivenza civile uomo-animale, facendosi carico, nel frattempo, dell’attività di assistenza e cura agli animali randagi.

Tuttavia, come pure si va ormai da qualche tempo ripetendo, l’Associazione ha ormai esaurito ogni tipo di energia (economica, fisica e psicologica) a sua disposizione per fronteggiare il problema del randagismo diventato ormai incontrollabile ed è costretta ad assistere impotente all’aumento dell’intolleranza e della violenza gratuita dei cittadini verso questi animali (che pure la legge protegge con le disposizioni di cui si è detto) e verso i volontari.

Il proliferare dei randagi sul territorio è l’effetto dei continui abbandoni, aumentati in modo preoccupante a partire dal periodo delle vacanze pasquali e della mancanza di adeguata attività di sterilizzazione, nonché dell’impossibilità di ricoverarli presso una struttura idonea a consentirne un’agevole adozione.

Quindi, l’Associazione ritiene necessario rammentare che l’abbandono ed il maltrattamento degli animali in generale è anche penalmente sanzionato, oltre ad essere contrario a qualsiasi principio etico civile e religioso.

L’ADDA, inoltre, si augura che con l’approssimarsi del periodo estivo i cittadini abbiano cura, tenuto conto delle regole che disciplinano la convivenza con gli animali, di predisporre almeno delle ciotole d’acqua che consentano loro di dissetarsi, in modo da evitare problemi connessi a disidratazione ed a eventuale irritabilità.

Si prega, infine, chiunque desideri adottare un amico a quattro zampe di rivolgersi all’ADDA, che al momento dispone di circa trenta cani da affidare.

A.D.D.A. – Via Plinio Il Vecchio n. 60 – Castellammare di Stabia – 0818704085 – C.C.P.20279808

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