Asl Napoli 3 Sud: allarme botulismo. “Ma dai comuni poca pubblicità”

Nella zona vesuviana e nolana c’è da giorni un allarme botulismo, riconosciuto dalla stessa Asl, di cui però nessuno parla. Un silenzio inaccettabile e colpevole, una sottovalutazione gravissima da parte dei Comuni, che ha indotto l’associazione di consumatori Codici Campania, il Centro per i diritti del cittadino che ha la sua sede regionale a San Giuseppe Vesuviano, a scrivere al Prefetto di Napoli e alla stessa Asl, per chiedere interventi immediati rispetto a tale inadempienza.

Sul sito internet dell’Asl Napoli 3 Sud (che riunisce le ex Asl Napoli 4 e 5) campeggia, infatti, una circolare con la quale si fa riferimento ad un caso di botulismo, verificatosi in Lombardia, all’origine del quale potrebbe esservi il consumo di un minestrone della ditta Vogliazzi, con stabilimento a Caresanablot (provincia di Vercelli). Nella circolare, tra le altre indicazioni, viene chiesto ai sindaci dei Comuni appartenenti all’Asl di dare massima diffusione al comunicato che la stessa ditta Vogliazzi ha predisposto.

Codici Campania ha scritto al Prefetto di Napoli e alla stessa Asl per segnalare che la diffusione di tale comunicato, così importante per la salute dei cittadini, è di fatto davvero esigua.

“Nei Comuni del vesuviano e del nolano di questo avviso non c’è traccia. Se diffusione c’è stata, è stata fatta male e per pochi intimi. Lo riteniamo un fatto gravissimo, perché in casi del genere il diritto all’informazione deve avere una priorità assoluta”, spiega il segretario regionale di Codici, Giuseppe Ambrosio.

Nella circolare viene specificato che i sindaci sono invitati a diffondere e disporre l’affissione del comunicato in tutti i locali pubblici e aperti al pubblico.

“Abbiamo scritto al Prefetto di Napoli per chiedere che l’invito sia stato seguito pedissequamente, perché abbiamo tutta l’impressione che la questione sia stata troppo sottovalutata. Non vorremmo che la circolare dell’Asl si fosse persa nei mille rivoli della burocrazia e non sia mai giunta alla sua vera destinazione: i cittadini, le famiglie, i consumatori”, continua Ambrosio.

I responsabili dell’Uopc (i reparti di prevenzione collettiva), spiega l’Asl nella circolare, provvederanno ad effettuare il servizio di controllo per il sequestro cautelativo dei prodotti indicati nel comunicato, con scadenza compresa entro il 15 maggio.

“Ci aspettiamo che l’Asl comunichi i risultati di tali sequestri preventivi, anche per rassicurare i cittadini sulla effettiva operatività dei controlli”, conclude Giuseppe Ambrosio

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