Castellammare: spiagge di Pozzano off-limits. Tra catenacci e bandi mai partiti

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Grossi catenacci non permettono l’ingresso sugli arenili di Pozzano che, in teoria, dovrebbero essere pubblici e liberamente fruibili da diversi mesi. Le concessioni scadute non sono state rinnovate dopo la battaglia giudiziaria che ha dato ragione al Comune. Eppure, in via Acton e sulla statale sorrentina sembra vigere l’anarchia. Il bando per le nuove concessioni, che dovrebbe rispettare il Piano Spiagge approvato nel settembre 2009 in consiglio comunale, non è ancora stato di fatto pubblicato. Un ritardo inspiegabile vista la stagione balneare alle porte. Tanto più che a conti fatti, se il bando venisse promulgato in queste ore, a causa dei tempi burocratici fatti di scadenze, controlli, verifiche sulla gara e arrivo dei certificati antimafia, i nuovi gestori potrebbero cominciare la loro attività solo tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. Sempre che fili tutto liscio con i successivi accertamenti della Prefettura. Il sindaco Luigi Bobbio ha affermato che a Pozzano «non ci sarà nessuna anarchia» e che «la questione sta venendo studiata con attenzione per trovare il giusto connubio tra la salvaguardia della storica imprenditoria balneare e le nuove leggi in materia ambientale, e che il Piano Spiagge, così approvato, rappresenta una iattura e la morte dell’imprenditoria». La situazione, comunque, è la seguente. I cancelli chiusi a delimitare un’area demaniale sulla quale sorgono dei manufatti abusivi sono un controsenso già di per sé, ma chi ha messo i catenacci ha commesso un vero e proprio reato, perché si va contro a quanto stabilito nell’ordinanza di fine agosto 2009 dell’ormai ex sindaco Salvatore Vozza. La Polizia Municipale, il 24 marzo scorso, ha effettuato un sopralluogo per constatare l’apertura degli accessi ai lidi «La Limpida», «Garden Beach», «Bagno Elena» e «Lido Moderno», ovvero i quattro stabilimenti di Pozzano ai quali non è stata rinnovata la concessione, mentre i restanti, in scadenza al 31 dicembre 2009, sono stati «salvati» dalla nuova Legge Finanziaria che ha concesso una proroga. Tre lidi, La Limpida, Garden Beach, e Bagno Elena, sono risultati inaccessibili in quanto i cancelli sono stati trovati chiusi con catene, catenacci e chiavi, mentre al Lido Moderno, pur essendo il cancello d’entrata chiuso a chiave, è possibile accedere dalla spiaggia libera «Pozzano». Il 31 marzo l’ex comandate della Pm, Lucio Cosenza, ha inviato al sindaco uscente il materiale cartaceo e fotografico raccolto dai vigili durante il sopralluogo, specificando che «per l’intervento di rimozione delle barriere, che S. V. disporrà, questo Comando manifesta piena disponibilità per eventuale assistenza». Vozza, il giorno dopo, ha risposto a Cosenza di dare immediata comunicazione al neosindaco Bobbio. La «liberazione» delle spiagge, però, deve ancora avvenire. Stesso discorso per il bando relativo alle concessioni. A fine settembre l’assise consiliare ha approvato il Regolamento per l’uso delle aree del demanio marittimo, che sancisce, tra le altre cose, una riduzione degli arenili «gestiti» dal 75% al 60% con un completo ridisegno della zona. Da settembre ad oggi il sindaco Vozza ha sollecitato più di una volta il dirigente del IX Settore Ambiente, Alfonso Schettino, affinché la gara partisse il prima possibile. Dopo vari tentennamenti, e la contrarietà del dirigente ad affidare alla Stazione Unica Appaltante la gara, il 22 marzo scorso finalmente Schettino dà comunicazione che entro una settimana «tutti gli atti saranno inviati al Provveditorato delle Opere Pubbliche della Campania e del Molise». Il bando, dunque, dovrebbe essere pronto. Ma della gara non c’è traccia né sul sito del Comune di Castellammare né, a quanto pare, al Provveditorato. La faccenda è tutta da chiarire ma in fretta: l’estate è alle porte e gli stabiesi non meritano un altro anno di tentennamenti e battaglie giudiziarie.

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