Pomigliano d’Arco: “La quiete dopo la tempesta”

Com’era facilmente prevedere gli animi si sono un po’ calmati a Pomigliano d’Arco, parafrasando Giacomo Leopardi, la quiete di adesso dopo la tempesta di una campagna elettorale molto sentita da entrambi gli schieramenti, pur con il comprensibile clima di entusiasmo  e di euforia che c’è nel centro-destra dopo una vittoria in un comune come quello di Pomigliano d’Arco, che per oltre 20 anni aveva visto protagoniste amministrazioni comunali di centro-sinistra. Intanto cresce l’attesa sia per la proclamazione ufficiale del neo-eletto sindaco Raffaele Russo detto Lello, che si terrà oggi giovedì 22 aprile alle ore 17 presso l’aula consiliare del comune, che per il primo consiglio comunale, il quale dovrebbe tenersi tra la fine del mese d’aprile e l’inizio del mese di maggio. Ugualmente c’è fervida attesa per conoscere i nomi di coloro i quali entreranno a far parte della nuova giunta, di quanti e quali assessorati deciderà di avvalersi il nuovo sindaco. Certo è che come abbiamo ricordato più volte, noi tutti auspichiamo che a Pomigliano d’Arco si apra una nuova fase, e che la politica torni al ruolo che le compete, ovvero quello di miglioramento della qualità della vita dei cittadini, negli ultimi 5 anni purtroppo c’è stato un rallentamento dell’azione di governo da parte dell’amministrazione comunale uscente, ed anche questo ha indubbiamente giocato un ruolo fondamentale sulla scelta dei cittadini chiamati alle urne prima nelle giornate del 28 e 29 marzo per il primo turno,  e poi successivamente l’11 ed il 12 aprile per il ballottaggio, ma in entrambi i turni non c’è mai stata partita, infatti sia la coalizione di centro-destra che il candidato sindaco Russo del PdL sono stati sempre in vantaggio nei confronti della coalizione del centro-sinistra che del candidato sindaco Piccolo del Pd. Ora occorre ripartire, dare continuità al cambiamento, e per l’onor della crono storia di questa città, bisogna dire che dal 1995 al 2005 molto fu fatto dall’allora sindaco Michele Caiazzo, ed ecco perché l’auspicio è che maggioranza ed opposizione, pur nella naturale dialettica che deve esserci tra chi governa e chi fa opposizione, pur restando ciascuno nei rispettivi ruoli, si riesca a trovare almeno qualche punto di convergenza politica, senza stravolgere il programma elettorale di chi candidandosi ad essere governo di questa città ha presentato al popolo sovrano, ovvero ai cittadini. Adesso i riflettori sono interamente puntati sulla nuova maggioranza e sul nuovo sindaco, e non potrebbe essere altrimenti, quanto meno per la legittima aspettativa di cambiamento che i cittadini esigono. Ma qualche accenno lo merita senz’altro anche l’opposizione, anche qui si spera di avere un opposizione saggia, che sappia opporsi nel vero senso della parola, ogni qual volta sarà necessario, ma soprattutto un opposizione propositiva, che faccia proposte ed incalzi la maggioranza sulle vere esigenze dei cittadini, e non  una contrapposizione a priori, non una opposizione pura e dura solo per il non essere maggioranza, questo è il ruolo di una vera opposizione responsabile, e di una opposizione che tenda a correggere gli eventuali abbagli di chi è maggioranza ed ha sulle proprie spalle la responsabilità di governo di una città come Pomigliano d’Arco.

Massimo Venturi

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