I viaggi di Gulliver: una delle più divertenti opere satiriche sui vizi umani

“ I viaggi di Gulliver”, scritti dal saggista inglese Jonathan Swift, sono stati considerati fin dalla sua pubblicazione un must della narrativa per ragazzi. Uomini piccolissimi e di proporzioni cosmiche, cavalli che parlano e isole volanti contribuiscono a darne un’immagine solo fantasy, estremamente riduttiva della sua reale complessità tematica.

Lemuel Gulliver è un medico inglese che decide di imbarcarsi, a più riprese, su dei mercantili che hanno le intenzioni più pacifiche di questo mondo: commerciare, per esempio, o cose di questo genere. Ma la sfortuna è in agguato, e il giovane Gulliver finisce sempre, in un modo o nell’altro, con il naufragare su di una terra misteriosa, sconosciuta a gran parte del genere umano. E qui vi trova stranissimi abitanti, come nani, giganti, o scienziati stravaganti che tentano di ricavare i raggi del sole da un cetriolo. E così Gulliver, il quale non è altri che l’alter ego narrativo di Swift, racconta vari aspetti del suo paese natale e del suo continente alle varie tipologie di abitanti che incontra, evidenziando anche quelle che sono le peculiarità positive e negative di molteplici aspetti della vita, dell’economia e della mentalità di quelle popolazioni diversissime. E qui interviene il grande genio di Swift: mostrare i pregi ed i difetti dell’umana specie, e in particolare della società del Settecento, rappresentandone le caratteristiche a livello fisico. Così, per esempio, la bassezza umana dei giochi politici si riflette nella piccolezza degli abitanti di Lilliput; oppure la bestialità degli uomini trova eco in una società dove sono i cavalli i veri esseri senzienti, e gli uomini quelli addetti al traino delle carrozze.

Ecco quindi che I viaggi di Gulliver rappresentano la più completa opera satirica del suo tempo, dove non sono assenti gli echi delle Metamorfosi di Ovidio e di Kafka, e che si presenta ai suoi lettori con una sintassi piana e scorrevole. Devo consigliarlo soprattutto a coloro i quali avessero un punto di vista ancora eurocentrico, perché vi troveranno interessanti spunti di riflessione.

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