La piccola citycar giapponese, nata da un accordo con la Suzuki, gioca le sue carte sulla semplicità e sulla convenienza. La sua linea è piacevole e tradizionale, con equipaggiamenti di base essenziali ma personalizzabili in base alle proprie esigenze, come ad esempio clima e ESP. La Pixo è una 5 porte che assicura agilità e scatto nella guida in città, compatta nelle dimensioni con 357 cm di lunghezza, 160 di altezza e 147 di larghezza, ha un motore 3 cilindri di 1000 cc conforme alla normativa Euro 5, con 68 cavalli a 6000 giri e 90 Nm a 3400 giri, con consumi che si attestano sui 22,7 km/l, ed emissioni inquinanti di appena 103 g/km di Co2 allo scarico. All’interno trovano spazio comodamente quattro adulti mentre il bagagliaio con un volume di carico di 129 litri con i sedili posteriori installati, può contenere un paio di borsoni, ma abbattendo la seconda fila la capacità di carico sale a 367 litri. Per quanto riguarda la strumentazione, nella parte centrale troviamo l’autoradio e i comandi dell’impianto di ventilazione o del climatizzatore, mentre di fronte al pilota è collocato il tachimetro che mostra le informazioni riguardanti il livello del carburante e del contachilometri. La plastica e i rivestimenti ben assemblati, risultano di aspetto economico e rigidi al tatto.
Su strada ha un comportamento affidabile e regolare grazie anche ai 68 cavalli del tre cilindri che garantiscono uno spunto e una progressione discreta. La guida cittadina è il suo terreno ideale, dove la giapponese si trova perfettamente a suo agio sia per le sue dimensioni compatte e sia per la fluidità del motore. La frenata risulta soddisfacente, anche premendo a fondo il pedale la vettura non si scompone più di tanto.
La gamma è composta dagli allestimenti Easy e Active. Il primo allestimento offre di serie il servosterzo, l’ABS e il doppio airbag al prezzo di 7890 euro, mentre la versione Active offre in più alzavetro elettrici anteriori, airbag laterali, fendinebbia, radio cd e sedile posteriore frazionato al prezzo di 8890 euro. Oltre alle versioni a benzina, con un sovrapprezzo di 2000 euro, si può avere la versione a doppia alimentazione benzina-GPL
Domenico Liguori