In questa Italia sempre più lontana e restia ad investire, denaro e fiducia, nella ricerca e nella divulgazione scientifica, il Premio Capo d’Orlando è per gli amanti delle scienze un appuntamento da non mancare. Un momento di assoluto valore culturale dove il grande pubblico, relazionandosi con scienziati di fama mondiale e personaggi di spicco della divulgazione scientifica, può affrontare argomenti che trovano sempre meno spazio nei mass media tradizionali.
L’appuntamento è per mercoledì 12 maggio 2010, alle ore 18:00, dove nel suggestivo scenario del Castello Giusso di Vico Equense, si terrà la XII edizione del premio intitolato alla località vicana “Capo d’Orlando” dove nel XIX secolo, nel corso dei lavori per la realizzazione della Strada Statale Sorrentina, furono rinvenuti i pesci fossili del cretaceo (115 milioni di anni fa). Il Premio, ideato nel 1998 dal dr. Umberto Celentano, Direttore del Museo Mineralogico Campano, vanta nel suo albo doro scienziati di fama mondiale come i premi Nobel John F. Nash, Riccardo Giacconi, Harold W. Kroto, Paul J. Crutzen, James D. Watson. Nel corso degli anni sono state istituite inoltre le sezioni giornalismo, divulgazione sui mass media, management museale, comunicazione museale, con riconoscimenti assegnati a personaggi di spicco del mondo della divulgazione scientifica.
A ricevere il prestigioso riconoscimento 2010 saranno: l’eminente scienziato Sir Richard Timothy (Tim) Hunt, Premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina nel 2001, nato nel 1943 nei pressi di Londra. Laureato a Cambridge in Scienze Naturali, ha condotto studi sui fattori che controllano la sintesi delle proteine. Nel 1982 ha scoperto le cicline, molecole regolatrici fondamentali nel ciclo cellulare. Per questa scoperta nel 2001 gli è stato assegnato il Premio Nobel insieme a Lee Hartwell e Paul Nurse.
Andrea Ballabio, napoletano, si è laureato in Medicina e specializzato in Pediatria all’Università di Napoli. Ha lavorato a Londra e a Houston dove ha occupato la posizione di “Associate Professor” di Genetica Molecolare e Co-direttore del Centro Genoma Umano del Baylor College of Medicine Nel 1994 è rientrato in Italia per fondare l’Istituto di Genetica e Medicina della Fondazione Telethon (TIGEM), di cui è direttore ed in cui lavorano 180 persone impegnate nella ricerca sulle malattie genetiche.
Enrica Battifoglia, romana, è giornalista scientifica dell’agenzia ANSA. Ha conseguito il diploma in Scienze e tecniche dell’opinione pubblica nel 1983 con una tesi sulla comunicazione fra gli scienziati e gli altri gruppi sociali. Nel 2003 ha conseguito la laurea in Filosofia con una tesi sulla Storia del giornalismo scientifico in Italia. Per l’agenzia ANSA ha seguito come cronista numerose spedizioni scientifiche come la XXI spedizione in Antartide del PNRA del 2005 e la campagna di volo parabolico dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) nel 2006.
Donatella Bianchi, notissima giornalista e conduttrice televisiva, è dal 1994 volto della trasmissione RAI “Lineablu” della quale è inviato speciale, autrice, e conduttrice. È testimonial delle principali campagne per la difesa del mare, dal 2007 rappresenta l’Italia nell’Unione Europea per il Green Paper, il libro verde sulle politiche del mare.
Paolo Galluzzi, Professore Ordinario di Storia della Scienza all’Università di Firenze e Direttore del Museo Galileo di Firenze. Socio dell’Accademia dei Lincei e della Reale Accademia delle Scienze di Svezia, è autore di oltre 200 pubblicazioni su tematiche di storia della scienza del Rinascimento e dell’Età Moderna, di museologia scientifica, e di problematiche relative alla diffusione della cultura scientifica.
Nel corso della manifestazione saranno affrontati in apposite conferenze temi quali “La creatività nella scienza”, “Il controllo dello smaltimento dei rifiuti cellulari: una nuova strategia per le terapie delle malattie neurodegenerative”, “L’informazione “difficile”. Comunicare la scienza in Italia”, “Il Museo Galileo di Firenze tra tradizione ed innovazione”. Gli intervenuti avranno inoltre l’opportunità di ammirare alcuni degli stupendi pesci fossili di Capo d’Orlando, esposti grazie alla collaborazione del Museo “Ignazio Cerio” di Capri.
Ferdinando Fontanella