Un tavolo di confronto che ha visto riunite le forze politiche di molti Comuni della provincia di Napoli, da quelli più interni sino all’estrema penisola sorrentina. E’ stato questo lo scenario che si è prospettato ieri nell’aula consiliare di Palazzo Baronale. Presenti molti delegati dei primi cittadini, da Pimonte, Sorrento, Lettere, Gragnano, Ercolano, Boscoreale, Boscotrecase, nonché i sindaci di Portici e Castellammare di Stabia. Ad inaugurare il tavolo dei lavori proprio il primo cittadino Ciro Borriello, promotore dell’iniziativa: “ E’ necessario avviare una strategia comune, perché il problema è principalmente campano. Dobbiamo garantire un diritto che è quello della casa. E’ necessario applicare la legge e su questo non ci piove, ma non possiamo mandare per strada tanti cittadini. Ne viene fuori un problema di natura politico-sociale. Il decreto 62 in se non basta perché esclude le zone vincolate a livello paesaggistico. Ed ovviamente sono molte le zone che hanno questo vincolo, quindi il problema torna a riproporsi. Esiste la volontà unanime di fare pressioni sul Governo per avere una risposta. Dobbiamo mettere fine allo scempio del territorio”. Toni diversi quelli del primo cittadino di Portici Vincenzo Cuomo: “ la norma deve essere chiara e deve permettere alla Procura di lavorare bene. Non deve essere interpretata. Il decreto cosi come è non ci porterà lontano. E’ un problema di rilevanza sicuramente sociale, ma di natura anche tecnica. Il decreto parla opere che hanno ricevuto accertamenti di violazione paesaggistica. Credo si debba agire in modo diverso e rivalutare le aree dove è possibile edificare e dare certezze alle persone. E’ necessario tutelare la vita delle persone. Il diritto alla casa è diverso dall’abuso edilizio”. Concorde sulla questione del decreto anche il sindaco di Castellammare Luigi Bobbio: “ dobbiamo dare risposte ad un problema che ricade sulla nostra gente. Questo del condono però non deve assolutamente essere interpretato come un liberi tutti, perché non è cosi. Non dobbiamo avere un atteggiamento vittimistico ma costruttivo. Il decreto 62 deve essere emendato, o dopo il 2011, ci ritroviamo allo stesso punto di partenza, e si ripropone lo stesso problema. Dobbiamo confrontarci ancora in futuro in tema di edilizia abusiva, ma assolutamente non speculativa. Dobbiamo ovviare anche allo scarso controllo, e da oggi in poi a Castellammare saranno adottate nuove misure in merito”.
Veronica Mosca