Entro due anni rinascerà a nuova vita il parco di villa Bruno. Nelle scorse ore, infatti, il sindaco Mimmo Giorgiano ha controfirmato presso la Regione Campania il decreto che assegna all’Amministrazione Comunale un milione ed ottocentomila euro per il rifacimento completo del parco settecentesco. Laddove oggi c’è solo un terreno sterrato sorgeranno aiuole, vialetti, panchine. Cambierà completamente volto anche l’arena Nino Taranto, che d’estate ospita gli eventi del Premio Troisi: il palco in legno e le gradinate in tubolari saranno abbattute e lasceranno il posto a costruzioni in muratura. Saranno, inoltre, costruiti retropalco e camerini per gli artisti. Sarà data attenzione anche alle esigenze dei diversamente abili: sarà installato un ascensore che consentirà ai cittadini in sedia a rotelle di accedere ai piani superiori della villa. “Dopo l’inaugurazione del meraviglioso parco di villa Vannucchi – spiega il sindaco Mimmo Giorgiano – a breve cominceremo i lavori per portare agli antichi splendori anche il parco di villa Bruno. La città avrà così a disposizione un altro gioiello di cui andare fiera. Ci auguriamo di poter iniziare presto l’iter per l’affidamento dei lavori. Ancora una volta la mia amministrazione dimostra di essere un governo del fare”. Villa Bruno, una fastosa villa vesuviana del Settecento, è divenuta il centro culturale di San Giorgio a Cremano grazie alle tante manifestazioni che trovano in essa un’importante cornice: mostre, concerti ed eventi di prestigio, come il Premio Massimo Troisi. Inoltre, al primo piano dell’edificio, oltre ad altri cimeli, si potrà ammirare la famosa e nostalgica bicicletta che Troisi utilizzò per “Il postino”. In villa Bruno sono, inoltre, collocate la Biblioteca Comunale, forte di oltre 12.000 volumi; il suggestivo Caffè Letterario “Goethe Cafè”, inaugurato nel 2006 e arredato come un antico caffé napoletano; la fonderia Righetti, uno degli opifici settecenteschi più importanti d’Italia, dove Antonio Canova diede forma alle due monumentali statue equestri raffiguranti Carlo III e Ferdinando IV di Borbone, che ora si possono ammirare in Piazza Plebiscito a Napoli; un museo del vino vesuviano.