Un 44enne di Cardito è stato denunciato per aver costruito, nei pressi del porto di Castellammare, un deposito attrezzi su area demaniale, con tanto di scarico direttamente a mare. Ieri mattina è scattata un’operazione per contrastare l’inquinamento ambientale nei pressi del litorale stabiese, alla quale hanno preso parte i carabinieri della locale compagnia, guidati dal capitano Giuseppe Mazzullo e dal tenente Andrea Minella, coadiuvati a mare dalla motovedetta CC n517, insieme ai colleghi del Noe (Nucleo Operativo Ecologico) e del nucleo subacquei di Napoli. Durante i controlli dei militari dell’arma, è stato scoperto un manufatto abusivo di circa 10 metri quadrati: la piccola struttura è stata costruita su suolo demaniale marittimo senza alcuna autorizzazione. Poiché ritenuto responsabile dell’abuso edilizio, è stato denunciato il 44enne di Cardito, legale della ditta metallurgica proprietaria del piccolo edificio. Inoltre, dall’interno del piccolo deposito di attrezzi edili partiva un fitta rete di tubazione, lunga in totale 103 metri, che sbucava direttamente a mare, senza alcuna concessione. L’uomo è stato denunciato a piede libero per abusivismo edilizio e occupazione di suolo demaniale marittimo non autorizzata. Infatti, i militari operanti hanno accertato che, all’interno dell’azienda del 44enne, era stato costruito abusivamente un manufatto edile che, tra l’altro, era usato come deposito di attrezzi edili su area sottoposta a vincolo paesaggistico. Inoltre, era stata installata nel sottosuolo demaniale marittimo la tubazione di 103 metri lineari sfociante a mare senza la prevista concessione demaniale marittima. I due manufatti sono stati sequestrati, mentre proseguiranno gli accertamenti sull’azienda di Cardito e i controlli lungo tutto il litorale stabiese.