La minoranza si è astenuta, ma il Consiglio Comunale di Gragnano martedì sera ha approvato, in seduta straordinaria, il finanziamento dell’Isola Ecologica che sarà installata in via Incoronata. L’aula consiliare gragnanese era gremita di cittadini, curiosi di conoscere il progetto dell’amministrazione guidata dal sindaco Annarita Patriarca. Durante la discussione, si sono susseguiti i vari interventi di maggioranza ed opposizione, prima del voto. «Ci asteniamo – ha spiegato Michele Inserra, consigliere del Pd – perché non siamo stati coinvolti nella discussione fuori dal Consiglio e perché abbiamo dei dubbi. Poteva essere trovato un altro luogo in cui far sorgere l’isola ecologica, e non via Incoronata, proprio nei pressi di un ospedale e del centro abitato». Il commento di Franco Zagaroli, ex sindaco gragnanese ed ora consigliere di minoranza, riguarda una promessa: «Se l’isola ecologica non funziona, pretendiamo un ritorno in consiglio per trovare una nuova area. Ma in ogni caso vigileremo sull’operato dell’amministrazione». La risposta della maggioranza è stata affidata al sindaco Annarita Patriarca, che ha parlato a lungo, mostrando in aula il progetto che, in realtà, ricalca in pieno quello già previsto nella passata amministrazione: «Avremmo voluto avere più tempo per individuare un altro luogo – ha risposto il primo cittadino gragnanese – ma c’era il rischio di perdere un finanziamento da 300 mila euro per la realizzazione di un’opera essenziale per Gragnano. E poi, non stiamo parlando di una discarica, bensì della possibile soluzione a tanti problemi legati alla raccolta di rifiuti». Infatti, l’installazione dell’isola ecologica permetterà innanzitutto la pulizia dell’area attualmente occupata da un sito di trasferenza momentaneo, sul cui suolo sorgerà un’area mercatale. Successivamente, a pochi metri di distanza, circondata da un’aiuola, sorgerà la vera e propria isola ecologica, che sarà accessibile da due ingressi diversi, uno per i cittadini, l’altro per i mezzi della ditta che gestirà la raccolta differenziata. Potranno essere depositati in quel luogo carta, cartone, tessili, cuoio, polistirolo, plastica, vetro, ferro, alluminio e residui della potatura. Ciò permetterà anche l’eliminazione delle fastidiose e ingombranti campane di vetro e alluminio. Ma soprattutto, sarà il primo passo che aiuterà l’avvio della sperimentazione della raccolta differenziata “elettronica”. «La mia idea – ha spiegato in consiglio Annarita Patriarca – è portare il metodo Lugano a Gragnano. Cassonetti interrati nei quali si può sversare rifiuti soltanto grazie ad una tessera magnetica che registra l’utente. Potremmo partire da via Vittorio Veneto con la sperimentazione, per poi passare poco alla volta a tutta la città». Un nuovo metodo per la raccolta differenziata che già in tanti comuni d’Italia è una realtà. Tornando ai pericoli dell’isola ecologica, il sindaco ha aggiunto: «Abbiamo avuto tutti i pareri, anche quelli sanitari. E non penso che come si trova attualmente quell’area possa essere meno dannosa. Capisco le preoccupazioni dei cittadini, perché sono le stesse mie. Ma in questo caso possono stare tranquilli». Il commento dei cittadini, invece, è affidato a Catello Filosa, rappresentante di zona dell’associazione ambientalista ProNatura: «Bisognerà capire se realmente funzionerà l’isola ecologica, oppure se la fretta per non perdere i finanziamenti possa portare ad un errore. In ogni caso, siamo convinti che la gestione dei rifiuti, come altre attività, vada discussa con i cittadini e con le associazioni, programmando le attività di anno in anno, per non incappare in decisioni affrettate».
Dario Sautto