Ha “mollato gli ormeggi” dal porto di Torre Annunziata, negli scorsi giorni, “Scuolamare”, il laboratorio didattico destinato agli alunni delle scuole medie inferiori realizzato in collaborazione con il corso di Biologia delle Produzioni Marine dell’Università Federico II di Napoli, che si concluderà domani. Ad inaugurare la nuova edizione gli alunni della scuola media “Eduardo De Filippo” di San Giorgio a Cremano grazie al patrocinio della Città di San Giorgio a Cremano attraverso l’assessorato alla Scuola, Infanzia e Gioco guidato da Luigi Bellocchio. L’iniziativa, è promossa dall’associazione culturale Esseoesse, un sodalizio che da oltre sedici anni rivolge il suo impegno in attività che puntano alla valorizzazione dei beni culturali e ambientali della costa vesuviana. In questi giorni sono impegnati nelle attività circa 300 alunni provenienti dalle città di San Giorgio a Cremano, Ercolano, Pompei e Santa Maria la Carità grazie al contributo di partecipazione dei relativi assessorati alla Pubblica Istruzione. Scuolamare 2010 impegna gli studenti in una serie di attività correlate al mare, con l’obiettivo di rafforzare il rapporto con l’ambiente marino e i suoi abitanti, riflettere sulla complessità e delicatezza dell’ecosistema, acquisire il concetto di biodiversità, trascorrere una giornata a contatto con la natura, la cultura e le tradizioni locali. Il progetto “Scuolamare” punta sulla capacità attrattiva del mare e sulla creazione di una “cultura” diffusa tra gli studenti del nostro territorio e di altre regioni italiane. La costa del Vesuvio, che viene promossa attraverso questo progetto di turismo didattico, è un territorio ricco di meraviglie e di grandi attrattori turistici. Il mare può a pieno titolo costituire un “prodotto” integrato con gli altri turismi possibili nell’ area: archeologico, culturale, ambientale ed enogastronomico. Il programma per la giornata conclusiva prevede l’accoglienza e la presentazione del laboratorio didattico presso L’ex Orfanotrofio della Basilica Madonna della Neve. Poi è previsto l’imbarco al porto su una motonave, attrezzata per l’occasione in aula didattica. A largo gli scolari parteciperanno alle attività di osservazione ed analisi delle acque alla foce del Sarno, al prelievo di “plancton” e sedimenti del fondale marino, grazie alla collaborazione di Biologi dell’Università Federico II. Nel corso della mattinata, dopo l’osservazione delle attività dei pescatori in un vivaio di mitili, gli alunni vivranno dal vivo le emozioni di un’operazione di pesca di una paranza. Successivamente, ritornati in porto, gli alunni si cimenteranno nella cernita dal “vivo” del pesce nella “saccata” appena raccolta dal peschereccio, aiutati dai biologi marini ed esperti pescatori locali. Dopo la pausa pranzo, le attività proseguiranno nel pomeriggio nel laboratorio di Biologia, approntato presso i locali dell’Ex Orfanotrofio, dove ci sarà lo studio dei campioni prelevati in mattinata. La giornata si concluderà con dei test di apprendimento finali che giungeranno al termine di una interessante lezione sulle tecniche e sugli strumenti di pesca più comuni (nasse, coffe, reti da posta e strascico, ecc) e con una lezione sui principali nodi utilizzati in marineria. Ad insegnare i trucchi del mestiere, che si tramandano di generazione in generazione, gli stessi pescatori.