Il sindaco D’Alessio abbandona ufficialmente il Pd e annuncia l’ingresso suo e di sei consiglieri comunali nell’Udc ma per il commissario cittadino del partito di Casini “L’Udc rimane all’op-posizione”. L’annuncio del primo cittadino di Pompei era nell’aria da tempo ma soltanto nei giorni scorsi è arrivata la conferma ufficiale. D’Alessio annuncia il passaggio nell’Udc al fianco del suo riferimento politico, il consigliere regionale Pasquale Sommese, ma anche quello di altri sei consiglieri comunali. «Lascio il Pd per aderire all’Udc” ha detto D’Alessio che ha aggiunto: “Il Pd è diventato un partito troppo sbilanciato a sinistra, lo dimostra anche la nuova classe dirigente. Mentre io sono sempre stato un moderato e la mia storia lo dimostra. Non è stata una scelta facile per me e per chi come me, ad esempio il consigliere Sommese, ha ritenuto opportuno compiere questo passo. Ma è stato necessario per tener fede ai nostri valori di democratici e moderati. Anche altri sei consiglieri comunali, prima di me, hanno annunciato l’adesione all’Udc. Anche per questo il nuovo assetto della giunta dovrà rispecchiare i nuovi valori espressi dal consiglio comunale. Quanto ai due consiglieri di opposizione dell’Udc, anche con loro stiamo ragionando per condividere un percorso comune, basato su progetti e obiettivi concreti. Qualche passo è già stato compiuto: hanno sostenuto il bilancio di previsione approvato in queste settimane».
Ma per il commissario cittadino dell’Udc, Giulia Cerchia, quella di D’Alessio è solo una fuga in avanti, perché l’Udc resta all’op-posizione, malgrado gli annunci del sindaco. Una posizione che parte dal presupposto che “non sono state rispettate le regole basilari della politica”.
«E’ stata una anticipazione, ma certamente non volevo offendere nessuno. Credo fermamente nel ruolo dei partiti e nel ruolo delle gerarchie politiche. Sicuramente affronterò anche con il partito le tematiche del mio passaggio e sono certo che riusciremo in breve ad appianare gli eventuali fraintendimenti».
Qualcuno dall’opposizione ha parlato di cambio di casacca, di tradimento degli elettori che hanno votato il PD. Lo stesso consigliere Tortora, capogruppo UdC, si auspica un passaggio che dia il segno del cambiamento, magari con dimissioni del sindaco e un profondo rimpasto di giunta.
«Non sono a conoscenza di queste dichiarazioni del consigliere Tortora, posso solo dire che con lo stesso capogruppo UdC i rapporti sono sempre stati buoni e anche l’aver condiviso da parte sua il Bilancio di previsione unitamente all’altro consigliere centrista Smaldone sembrerebbero dare un segnale opposto.
Mi permetto di dire che assolutamente non si può parlare di tradimento dell’elettorato. Pompei da sempre è una città che, alle politiche, ha sempre premiato il centrodestra e quindi sono fermamente convito che il 67% degli elettori che mi hanno votato, non hanno votato il partito, ma hanno voluto premiare la persona e la squadra di governo che aveva ben fatto negli anni precedenti».
Sul momento politico che l’am-ministrazione sta vivendo con le dimissioni dell’assessore Pasquale Sabatino, per il primo cittadino nessun problema. «Devo ricordare a me stesso che il prof. Sabatino aveva accettato l’incarico preannunciandomi che sarebbe stato un onere che avrebbe assunto a tempo e che si sarebbe impegnato per alcuni obiettivi tendenti a sviluppare sempre più, per Pompei, le tematiche legate alla cultura. Nella lettera che mi ha indirizzato, una lettera delicata e piena di sentimenti, mi ha offerto la sua collaborazione per il completamento di quei progetti che abbiamo sostenuto come la realizzazione della nuova biblioteca comunale e l’avvio del museo del Gran Tour e degli altri progetti che in modo competente e serio aveva avviato».
Intanto il commissario Giulia Cerchia, che di “nuovi ingressi” o di “alleanze con la maggioranza” non vuole sentir parlare prima dei dovuti passaggi con le rappresentanze ufficiali dell’Udc, ha dichiarato: «Potrebbe anche farmi piacere l’ingresso del sindaco nell’Udc, perché magari riesce a trovare nel nostro partito quale valore aggiunto che non ha trovato nel Pd, ma ciò potrebbe avvenire soltanto dopo un confronto con il partito che io rappresento a livello locale, provinciale e nazionale. Così come non si sono fatti i dovuti passaggi con i nostri due consiglieri di opposizione”.
Per il commissario cittadino “qualsiasi ipotesi che veda l’Udc schierato al fianco del sindaco e dell’am-ministrazione comunale dovrà essere preventivamente approvata dalla dirigenza locale e provinciale del partito. C’è la massima apertura e disponibilità nei confronti di chi vuole fare il suo ingresso all’interno dell’Udc che, però, attualmente rimane all’opposizione. Una posizione politica che potrebbe cambiare dice il commissario cittadino soltanto alla luce di un progetto politico serio da condividere con l’Udc, discutendo sui programmi e gli obiettivi di sviluppo che in campagna elettorale avevamo proposto alla città”.
Marco Pirollo
Gennaro Cirillo