Quattro persone sono state denunciate ieri mattina a Castellammare di Stabia per occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo. Tra loro anche uno dei fratelli Fontana, affiliato al clan D’Alessandro, che aveva costruito abusivamente ed aperto un bar a forma di barca. Ad effettuare il controllo, la motovedetta d’altura n517 dei
carabinieri, che ha scoperto il doppio abuso. Ad essere denunciati a piede libero per occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo sono un operatore turistico 52enne ed una operatrice turistica 38enne, entrambi già noti alle forze dell’ordine; la 31enne titolare di un pontile galleggiante ed il 36enne affiliato ai D’Alessandro. Titolari di una concessione demaniale marittima per pontili dove è possibile far ormeggiare unità da diporto, i quattro avevano ampliato abusivamente l’area di pertinenza per consentire, così, l’aumento delle imbarcazioni da fare attraccare. Inoltre, il 36enne aveva costruito abusivamente una piccola struttura a forma di nave, ampia circa 7 metri quadrati, utilizzando canne di bambù. La stessa era stata adibita a chiosco per la vendita di alimenti e bevande, evidentemente per i diportisti che sfruttavano il pontile per ormeggiare le proprie barche. I quattro sono in attesa di ulteriori accertamenti, mentre le forze dell’ordine proseguiranno i controlli sulla costa stabiese, poiché altri potrebbero essere gli abusi effettuati durante i mesi invernali, in vista proprio della stagione estiva.