Castellammare: pistola alla Fincantieri, in manette fratello del consigliere

Una pistola nel deposito attrezzi di una ditta dell’indotto Fincantieri. Blitz dei carabinieri ieri mattina a Castellammare di Stabia, dove i militari dell’arma hanno trovato l’arma con le munizioni ed arrestato il responsabile, il 43enne Giovanni Di Dio Federico, incensurato, fratello del consigliere comunale Antonio Federico (Italia dei Valori). Ad arrestarlo, i carabinieri della compagnia di Castellammare, guidati dal capitano Giuseppe Mazzullo e dal tenente Andrea Minella, che hanno condotto l’operazione in collaborazione con i carabinieri del nucleo cinofili di Napoli. I militari dell’arma erano impegnati in un’operazione di controllo dell’area dell’Acqua della Madonna, quando sono incappati nella pistola: una semiautomatica calibro 7,65 con matricola abrasa e 31 cartucce. L’arma è stata scoperta durante la perquisizione avvenuta all’interno del deposito di attrezzature della ditta per la quale lavora Giovanni Federico. Il 43enne, secondo i carabinieri, aveva nascosto la pistola nel deposito dov’è stata trovata. L’arma, con matricola abrasa, è stata sottoposta a sequestro, mentre Federico è stato arrestato per detenzione di arma da fuoco clandestina. Sul caso sono immediatamente scattate ulteriori indagini. Infatti, inizialmente, vista la situazione delicata in cui si trovano lo stabilimento cantieristico stabiese e tutte le ditte dell’indotto, gli inquirenti avevano pensato ad una possibile connessione tra la situazione sociale tutt’altro che semplice – vedi email minatoria al sindaco Bobbio – e la presenza di una pistola con munizioni all’interno di un’azienda per arredi navali dell’indotto Fincantieri. Fortunatamente, lo stesso Federico ha escluso questa pista, e la sua lontananza da ambienti camorristici ha fatto escludere agli inquirenti anche la pista della malavita organizzata: infatti, tra le prime ipotesi c’era la custodia “temporanea” dell’arma da parte del 43enne per qualche favore ad un camorrista. A quanto pare, il motivo per il quale Federico possedeva questa pistola era personale: l’aveva acquistata per ragioni strettamente personali, forse per difendersi da qualcosa o qualcuno, per poi riporla nel deposito attrezzi della ditta. Da allora praticamente se n’era dimenticato ed era passato del tempo. I carabinieri l’hanno arrestato, ed ora il fratello del consigliere Idv è in attesa di essere giudicato con rito direttissimo. Nel frattempo, sono in corso accertamenti sull’arma, quasi certamente rubata e venduta illegalmente proprio a Castellammare. Nessun commento politico è arrivato su una questione che con partiti e amministrazione ha poco a che vedere.

Dario Sautto

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano