Degrado delle zone collinari di Castellammare: nelle ultime ore il consigliere comunale del Partito Democratico Salvatore Russo ha scritto al sindaco Luigi Bobbio e all’assessore all’Igiene Giovanni De Angelis. «Una situazione incresciosa – ha scritto Russo – si protrae ormai da mesi nelle zone collinari della nostra città ossia viale delle Terme, via Monaciello (altezza Scuole Medie), via Partoria, via Muscogiuri, via Privati e via Carcarella. Il quartiere è interessato da raccolta differenziata porta a porta in quanto, a giorni alterni, vengono ritirati la frazione organica, il cartone e la plastica, l’indifferenziato. L’area, però, risulta praticamente sprovvista di cassonetti utili alla raccolta di vetro e metalli con il risultato che i residenti si trovano nella situazione di dover differenziare questi rifiuti, ma di non poter poi depositarli per mancanza di idonei contenitori. Questo, ovviamente, per le persone civili residenti perché, purtroppo, i più incivili depositano ad ogni angolo i rifiuti indifferenziati senza curarsi di rispettare minimamente i giorni stabiliti per il prelievo porta a porta, con il risultato che in vari punti della strada si formano, per settimane, delle vere e proprie discariche a cielo aperto. Si formano, in pratica grossi cumuli di rifiuti di ogni genere (mobili, sanitari, televisioni, etc..). Le pessime condizioni igieniche divengono veicolo di pericolosi contagi vista la presenza di ratti e animali randagi che vanno ad alimentarsi presso queste discariche improvvisate. Pochi non possono danneggiare un’intera comunità che rispetta le regole della raccolta differenziata e per di più percorre grandi distanze per adempiere ad un dovere civico. Mi permetto infine di suggerire: che l’area descritta venga dotata di sistema di videosorveglianza attivo; che la polizia locale copra, nel suo pattugliamento, tutto il quartiere ed intervenga sui trasgressori al fine di attuare una forte attività di deterrenza al deposito illegale e al di fuori degli orari consentiti, di rifiuti di ogni tipo».