Questione “Corvo”: Langella in Procura. Crifò: “C’è bisogno di provvedimenti”

Torna d’attualità la questione del “Corvo” che ha turbato per settimane i sogni di tanti boschesi. A parlarne è Gaetano Crifò, il quale spiega a che punto si trova attualmente la situazione. «Negli ultimi giorni Gennaro Langella, insieme ad alcuni esponenti dell’opposizione, è stato invitato a comparire in Procura per riferire in merito alla dichiarazioni del sindaco sulla conoscenza del soggetto che, con lettere anonime, affermava che lo stesso primo cittadino fosse un ladro ed i suoi collaboratori componenti di una cricca. Secondo me, vista la situazione, la Procura fa bene a prendere provvedimenti su chi è ufficiale di governo e dovrebbe sempre denunciare il delinquente, anche perché, se non lo fa, corre il rischio di esserlo più di lui. Il “Corvo” ha offeso Langella e la sua amministrazione, ledendo l’immagine di Boscoreale con affermazioni pesanti». Crifò aggiunge: «Non mi stupisco affatto del comportamento di Langella. In due anni di amministrazione non ha fatto nulla. Ad esempio, in campo edilizio non sono arrivate proposte degne di nota. Con la nomina della Commissione Ambientale si potevano risolvere alcune piccole problematiche, ma non è stata mai convocata da gennaio ad oggi. Eppure, il sindaco doveva conoscere il territorio, visto che fa il ragioniere in città. Invece, si è limitato a mettere 2 centimetri di asfalto, per giustificare il possesso della fascia tricolore». Sulla questione discarica, Crifò parla di troppe infiltrazioni politiche all’interno dei Comitati che scoraggiano la protesta di comuni cittadini. «Forse la gente evita di andare in piazza perché c’è troppa politica nella protesta. Ho partecipato ad alcune riunioni, ma mi sono reso conto che partecipano poche persone, rispetto al territorio sul quale insistono i problemi della discarica. Il problema – prosegue – è che queste persone provengono tutte da un certo contesto politico dove, tra l’altro, ci sono i veri responsabili di questa situazione. Come tanta gente, mi chiedo perché, quando la spazzatura era per le strade, loro non alzavano un dito o proferivano una parola in difesa della città. Invece, adesso improvvisamente si sono accorti che c’è una discarica. L’impressione è che alcuni stiano soltanto sfruttando la situazione solo per raggranellare qua e là qualche voto in più». La soluzione per coinvolgere più gente nelle proteste? Per Crifò esiste. «Basta spogliare la protesta dalla politica, sollecitando realmente la gente a scendere in piazza». Ciò, però, non significa che la gente non soffre la presenza della discarica: in tanti, a causa delle “correnti” maleodoranti della discarica, soffrono di vomito, bruciori di gola e forti mal di testa. «E sarebbe se qualche medico – è l’invito di Crifò e – desse una mano ai cittadini per attestare i rischi vissuti soprattutto da anziani e bambini». Infine, una provocazione: «Visto che la discarica sorge su territorio terzignese ma i suoi effetti ricadono solo sul centro di Boscoreale e in parte su Boscotrecase, sarebbe più giusto annettere quel lembo di terra alla cittadina boschese che, così, potrebbe gestirne rischi e pregi».

Dario Sautto

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