Torre Annunziata: al Lido Nettuno “La Janara, fattucchiarie e villanelle nella notte delle streghe”

Sulla spiaggia del Lido Nettuno di Torre Annunziata, successo dello spettacolo “La Janara, fattucchiarie e villanelle nella notte delle streghe”, da un canovaccio di Barbara Risi, sceneggiatrice oplontina che vanta un successo tra i debuttanti alla Mostra cinematografica di Venezia di qualche anno fa. Protagonista della messinscena la bravissima Tiziana Tirrito, attrice napoletana della compagnia di Luigi De Filippo. L’artista ha mosso i suoi primi passi nella Scuola Teatrale del Politeama di Napoli, diretta da Guglielmo Guidi; in teatro, ha recitato con registi, quali Gigi Savoia, Mario Brancaccio, Sergio Solli, Giovanni D’Angelo, (nel suo bel musical “Libertà”); nel cinema ha lavorato con Giovanni Veronesi ed in TV (nel 2007) era tra gli interpreti de “La squadra”. Le canzoni dello spettacolo sono state  ben interpretate dalla Tirrito, accompagnata dal chitarrista M° Enrico Angelini. Il solstizio d’estate (24 giugno) tradizionalmente viene considerato come la notte delle streghe. Logicamente gli autori campani, come la Risi, hanno fantasticato un po’, filtrando le varie credenze attraverso l’inventiva e la genialità. Il giorno d’inizio dell’estate è ritenuto il più magico dell’anno, in cui il sole raggiunge la massima inclinazione positiva rispetto all’equatore celeste per poi riprendere il cammino inverso…comincia la bella stagione. Le “janare” fanno riferimento a varie leggende: c’è chi dice che derivino dalle megere della tradizione popolare alle prese con trucchi malefici o filtri avvelenati; altri invece credono che siano fate improvvisamente demonizzate, depositarie dei segreti di erbe magiche ed esperte nel leggere la mano e trovare rimedi ai problemi altrui. Lo spettacolo, dopo alcuni riti magici e vari incantesimi, in cui è intervenuto anche il pubblico, si è inoltrato in momenti di musica, con  villanelle e brani popolari, interpretati con abilità dalla protagonista, accompagnata, in musica ed in voce, dal M° Angelini. Di rilievo i racconti dalle fiabe di Annibale Ruccello, liberamente tratte dall’opera dell’autore stabiese “Mamma”. Il folto pubblico ha applaudito i due artisti

Federico Orsini

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