A Pimonte va in scena la farsa: alla faccia della coerenza politica!

“Scurdammece o’passato, simm’ è’Napule paisà”! Il refrain del vecchio adagio napoletano si adatta bene alla situazione politica pimontese. Dopo 48 ore di guerra lampo, il sindaco Giuseppe Dattilo e il suo vice Raffaele Gargiulo ritrovano il feeling e sanciscono la pace con un incontro svoltosi in un’abitazione privata. “Chi ha avut ha avut e chi ha rat ha rat”, dunque, e si va avanti nel segno della pace. Eppure quanto accaduto nell’ultimo week-end sa di farsa. Il vicesindaco Raffaele Gargiulo giovedì sera litiga con i colleghi di amministrazione per delle questioni amministrative e sbatte la porta, abbandonando anzitempo il vertice di maggioranza. Il giorno seguente presenta la lettera di dimissioni al Comune, motivate con “problemi familiari”. Poi, lunedì mattina, come per magia, arriva il colpo di scena. La crisi (se crisi era) è rientrata. Gargiulo e Dattilo tornano insieme e il fiume scorre di nuovo lento e pacifico. Con i consiglieri di maggioranza che accolgono il ritorno del figliuol prodigo come se nulla fosse accaduto. “Tutto risolto, restiamo uniti e compatti”, si sente dalle stanze del Comune. E, per favore, cari consiglieri, risparmiateci almeno amenità della serie “…lo abbiamo fatto per il bene della collettività”, a cui ormai non crede più nessuno. Che il paese attende quella svolta tanto decantata in campagna elettorale, evidentemente ferma ancora al palo, è fuor di dubbio, visto che è un evento che aspetta ormai da 40 anni. Ma un pizzico di chiarezza in più, tuttavia, non guasterebbe. In modo tale che i cittadini non pensino, maliziosamente, che la cosa a cui tenete in maniera prioritaria sia esclusivamente quella di difendere a denti stretti la poltrona, visto che dopo le dimissioni di Domenico Chierchia e Bartolomeo Chierchia, qualcuno sembra aver fiutato il pericolo di andare a casa definitivamente. Provocazione a parte, chiaramente molti cittadini non sanno che lo avete fatto solo ed esclusivamente per il grande amore che nutrite nei confronti della comunità pimontese. Ed è giusto che anche voi, come del resto i vecchi amministratori, siate stati sorpresi “con le mani nella marmellata” (parole ripetute mille volte in campagna elettorale), alludendo alle spettanze di sindaco e assessori che vengono regolarmente percepite nonostante si sia detto l’esatto contrario alla gente.  In tutto questo, l’opposizione che fa? Vacilla, sonnecchia, e resta desolatamente muta. Le dimissioni dell’assessore Chierchia e la farsa delle dimissioni di Gargiulo rappresentavano l’assist più facile per mettere al muro la (ex) armata Brancaleone di Dattilo. Invece il gruppo Uniti per Pimonte tace. Anzi, le malelingue (che sono fastidiose, ma che spesso azzeccano il futuro) parlano di un flirt ormai avviato da tempo tra un consigliere di minoranza e l’attuale maggioranza. Del resto, non importa più a nessuno che Pdl, Pd e altri partiti di opposti schieramenti a Pimonte governano insieme. Tanto, finché ci sono le liste civiche a coprire il tutto, la “grande farsa” può tranquillamente continuare. Alla faccia della coerenza.

Francesco Fusco

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