Riapre il Centro per la Conoscenza della Biodiversità

Giovedì, 8 luglio 2010 (alle ore 19.00), presso il Parco idropinico delle Nuove Terme di Stabia, si terrà l’inaugurazione ufficiale del Museo “Centro per la Conoscenza della Biodiversità dei Monti Lattari”. L’evento è organizzato dall’Azienda di Cura Soggiorno e Turismo di Castellammare di Stabia, in collaborazione con l’Ass. ProNatura Onlus e le Terme di Stabia S.p.A. Il Centro, promuove l’universalità del sistema natura, nonché la conoscenza e la diffusione della cultura locale nel pieno rispetto della Biodiversità, esponendo esclusivamente i reperti rinvenuti nel comprensorio dei Monti Lattari e della Penisola Sorrentina, per l’allestimento gli organizzatori si sono avvalsi del preziosissimo contributo espositivo dell’Associazione di Promozione Sociale “Aurora” (proprietaria di un’ampia collezione di attrezzi e utensili d’epoca, in uso nel mondo contadino già dagli inizi del ‘900), una validissima collaborazione, che in corso d’opera, si è ulteriormente arricchita grazie alle competenze: del Gruppo di Ricerca di www.liberoricercatore.it (che ha concesso in utilizzo d’uso diversi reperti litici ed alcuni fossili, rinvenuti durante le escursioni/studio al Faito), della nascente Associazione Terræarte (per gli incontri didattici in qualità di guide del Centro e per aver prestato un validissimo contributo organizzativo), della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, nonché del Corpo Forestale dello Stato che ha concesso in utilizzo espositivo numerosi animali impagliati sequestrati. Al fine di fornire una descrizione maggiormente esaustiva di ciò che propone e sarà in avvenire il “Centro”, riportiamo a seguire le dichiarazioni del naturalista stabiese Ferdinando Fontanella, organizzatore di spicco dell’evento: “Per offrire, al visitatore, una percezione d’insieme di questo complesso sistema di relazioni tra i differenti componenti, viventi e non, che caratterizza la natura dei Monti Lattari e la civiltà che in essi risiede, si è pensato di esporre: gli acquari ad acqua marina a rappresentare il Mar Tirreno, le vasche ospitano alcune delle specie più comuni di questo ambiente come il polpo, lo scorfano, la perchia, il riccio di mare. Un piccolo gozzo attrezzato con nasse e reti richiama alla mente l’antico rapporto che lega l’uomo e il mare. Non mancano gli acquari ad acqua dolce con la tipica fauna ad anfibi e le specie “aliene”, come la tartaruga dalle guance rosse, che rappresentano una costante minaccia per la biodiversità locale. La fauna omeoterma dei monti è rappresentata da alcuni reperti tassidermizzati sequestrati dal Corpo Forestale dello Stato, perché detenuti illegalmente, e donati al centro per le finalità didattiche della struttura. Un’esposizione di fossili racconta le vicende antiche geologiche e biologiche del territorio, ed insegna che le condizioni ambientali del pianeta sono mutevoli. Il visitatore può ammirare resti fossili di animali marini: conchiglie, echinodermi, protozoi, che risalgono ad oltre cento milioni di anni fa, quando le rocce che ora costituiscono i Monti Lattari erano il fondale di un mare. Una collezione di rocce e minerali comuni nel territorio, completa l’aspetto geologico, i reperti sono separati secondo la genesi: rocce sedimentarie e rocce piroclastiche, queste ultime, eruttate dai vicini apparati vulcanici vesuviani e flegrei, arricchiscono il suolo di preziosi minerali contribuendo così alla mirabile fertilità dei Monti Lattari. La straordinaria ricchezza floristica è simboleggiata da alcuni fogli d’erbario exsiccata di piante caratteristiche della flora locale, all’esterno dei locali espositivi è presente inoltre un’aiuola didattica, curata dai giardinieri delle Terme di Stabia, in cui sono messe a dimora le essenze tipiche della vegetazione mediterranea. Per sottolineare l’antico e inscindibile rapporto che lega la mirabile natura dei Monti Lattari alle genti che da millenni vi risiedono il Centro espone gli oggetti della civiltà contadina: attrezzi per lavorare i campi, per la costruzione dell’artigianato locale, utensili per la casa, tutti oggetti semplici e funzionali che forniscono al visitatore la consapevolezza di uno stile di vita alternativo, più rispettoso delle risorse e della biodiversità del territorio. A completare il quadro d’unione tra civiltà e natura è l’esposizione dei prodotti tipici del territorio, eccellenze enogastronomiche, manifatturiere e artistiche sottolineano quanto di bello e utile la civiltà dei Monti Lattari riesce a produrre in armoniosa convivenza con la natura”. La serata oltre alla suddetta inaugurazione, prevede altri due eventi: la presentazione al pubblico di una mostra illustrata sulle acque dal titolo “Le fonti di Plinio”, evento promosso dall’A.C.S.T. su proposta di ProNatura Onlus, il cui allestimento è stato curato da www.liberoricercatore.it con contenuti espositivi gentilmente concessi dall’Associazione Onlus Ex Diversis Unum di Castellammare di Stabia e da alcuni privati, quali il dott. Giuseppe Plaitano ed il prof. Bonuccio Gatti e la presentazione del Formaggio di Stabiæ un nuovo prodotto caseario locale, a cura del Caseificio Raimo di C/mare di Stabia. All’evento è prevista la partecipazione di  personaggi di cultura, autorità Civili, Militari e dell’imprenditoria. La cittadinanza è invitata a partecipare.  Maurizio Cuomo.

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