Gli uomini della Guardia Costiera della Delegazione di Spiaggia di Vico Equense coordinati dal Comandante C.F.(CP) Demetrio Antonio RAFFA congiuntamente a personale del locale Comando Polizia Municipale di Vico Equense diretti dal Tenente DE MARTINO Ferdinando, hanno portato a termine una complessa operazione in località Tordigliano – Chiosse ricadente nel versante della Costiera Amalfitana del Comune di Vico Equense effettuando numerosi verbali amministrativi per un totale complessivo di € 1600,00 a carico di persone che nonostante la presenza di cartellonistica monitoria posizionati sulla zona che indicavano il pericolo di caduta massi, effettuavano il bagno e sostavano con i propri natanti a motore nello specchio acqueo anch’esso interdetto fino a 100 mt a partire dal piede del costone verso il mare. Sono state altresì rinforzate le reti in ferro da parte degli operai del Comune di Vico Equense per delimitare ed interdire la zona vietata. Infatti, la spiaggia denominata “Imperatore” è interdetta giusta Ordinanza n.08/97 del 18,02.1997 della Capitaneria di Porto di C/Stabia.
Altresì, con l’ausilio dei sub della protezione civile dell’associazione volontari del Faito di Vico Equense gli uomini della Guardia Costiera hanno proceduto a rimuovere dal fondale corpi morti e gavitelli abusivamente posizionati nello specchio acqueo antistante, pericolosi per la sicurezza della navigazione e – considerato che la zona ricade nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella – dannosi da un punto di vista ambientale, per la presenza delle praterie di “Poseidonia” che hanno una notevole importanza ecologica, sia per la determinante azione svolta nella protezione della linea di costa dall’erosione, sia perchè al suo interno vivono molti organismi animali e vegetali che trovano nutrimento e protezione.
I controlli sull’area sopracitata continueranno affinché vengano scoraggiati i visitatori/bagnanti che attratti da un posto sicuramente suggestivo e incantevole incautamente si recano sulla spiaggia attraversando sentieri pericolosi mettendo a rischio la propria incolumità e deturpando l’ambiente.
