La mappa dei sequestri di cannabis, oltre 40 sequestri dai Lattari all’avellinese

Continua la scia di sequestri di piantagioni di cannabis che per tutta l’estate ha impegnato le forze dell’ordine sui Monti Lattari. Ieri, un nuovo duro colpo ai coltivatori di marijuana e alle piazze dello spaccio dove tra pochi mesi sarebbe approdato il prodotto «finito». I carabinieri della locale stazione di Gragnano, agli ordini del maresciallo Sossio Giordano, in collaborazione con i militari di Castellammare, coordinati dal capitano Giuseppe Mazzullo e dal tenente Andrea Minella, hanno infatti rinvenuto nella località di «Fondica» ben 11 piantagioni di cannabis indica, per un totale di 710 piante tra i 2 e i 4 metri di altezza, del peso complessivo di oltre 1 tonnellata. Secondo una stima delle forze dell’ordine l’introito per la vendita della sostanza stupefacente sarebbe stato di circa 400mila euro.

Non si fermano quindi le attività dei militari in quello che è stato ribattezzato il «quadrilatero della cannabis» proprio a causa del fenomeno delle coltivazioni di marijuana, che sta assumendo proporzioni enormi. Enormi come i proventi che risulterebbero dallo spaccio di «erba», per un business da capogiro che secondo le forze dell’ordine sarebbe gestito direttamente da pusher insospettabili al servizio dei clan camorristici della zona. Ogni sequestro significa soldi sottratti alle casse della malavita organizzata: secondo le prime stime le 27 piantagioni scoperte, sequestrate e distrutte hanno fatto «andare in fumo» ben 2 milioni e mezzo di euro. La marijuana dei Lattari è prevalentemente destinata alle piazze di Torre Annunziata, come dimostrano anche gli ultimi arresti sulla «via della droga», anch’essa sotto stretta sorveglianza delle forze dell’ordine, che ipotizzano un probabile accordo sulla vendita della sostanza tra i clan torresi, stabiesi e dei Monti Lattari.

L’operazione avvenuta nelle prime ore della mattina di ieri a Gragnano fa seguito agli altri 16 sequestri nell’area del «quadrilatero». I territori interessati al fenomeno sono il monte Faito (sia il versante stabiese che quello vicano), Lettere, Casola e le zone alte di Sant’Antonio Abate. I numeri parlano di 27 piantagioni sequestrate dall’inizio della stagione estiva per un totale di circa 3mila piante e per un peso di 4 tonnellate. Se invece estendiamo l’analisi dei dati delle operazioni antidroga a 12 mesi ecco che le tonnellate di canapa sequestrate diventano 20, con 50 spacciatori arrestati nella sola Castellammare e un centinaio di denunce e segnalazioni nei confronti di giovani assuntori. Si tratta di numeri da capogiro che inseriscono il territorio dei Lattari tra i primi posti nel business della coltivazione di marijuana a livello nazionale.

Un fenomeno, insomma, da contrastare con ogni mezzo a disposizione. Anche ieri i carabinieri si sono avvalsi del supporto dei colleghi del 7imo elinucleo di Pontecagnano. E’ da oltre due mesi ormai che l’elicottero sta sorvolando l’area dei Lattari per individuare con precisione i punti dove persistono le coltivazioni. Il più delle volte si tratta di aree boschive inaccessibili, tra strapiombi e vegetazione fittissima, che i militari raggiungono a piedi guidati dalle segnalazioni dell’elinucleo.

«I Monti Lattari come la Giamaica» si diceva un po’ di giorni fa. In effetti il fenomeno non avrebbe raggiunto questi contorni se non fosse per il «clima» dell’area. Se infatti è vero che le piante di cannabis sono quasi «spontanee» ed hanno bisogno di pochissime cure, è anche vero che i luoghi dove seminare vengono scelti in base al tasso d’umidità. E in generale il microclima della zona è pressoché perfetto, anche se i coltivatori negli ultimi anni hanno preferito le colline che da Lettere scendono a Casola e a Sant’Antonio Abate e i boschi impervi del Faito.

FraFree

Dati sequestri cannabis Regione Campania da inizio stagione estiva

Napoli

Gragnano, località Fondica: 11 piantagioni, 710 piante, 2/4 metri, 1000 kg;

Monte Faito, località Castagneto: 2 piantagioni, 300 piante, 2 metri, 600 kg;

Monte Faito, località Pacognano e Patierno: 2 piantagioni, 460 piante, 230 kg;

Lettere, località Pozzillo: 2 piantagioni, 130 piante, 2,5 metri, 180 kg;

Casola di Napoli, località Fondica: 6 piantagioni, 450 piante, 900 kg;

Sant’Antonio Abate, località Capomazzo: 2 piantagioni, 600 piante, 2 metri, 350 kg;

Ischia, località Serrara Fontana: 1 piantagione, 8 piante, 90/250 cm, 2 arresti.

Totale da inizio anno: 28 piantagioni, 3000 piante circa, oltre 4 tonnellate.

Salerno

Località Colliano: 1 piantagione, 150 piante, 3 metri, 1600 kg, 1 arresto.

Caserta

Piedimonte Matese, località San Potito Sannitico: 1 piantagione, 200 piante, 2 metri, 80 kg; 1 arresto.

Arienzo: 1 piantagione, 110 piante, 2/5 metri, 140 kg;

Mondragone: 1 piantagione, 250 piante, 2,5 metri, 1 arresto.

Avellino

Montoro Superiore, località Fisciano: 3 piantagioni, 300 piante;

Montoro Superiore, frazione Sant’Eustachio, località Flavita: 15 piante, 50/150 cm;

Località Costa Fredda e località Vallone Casa Pepe: 2 piantagioni, 102 piante, 50/170 cm, 21 kg;

Montoro Inferiore, frazione Figlioli, località Petranelle: 2 piantagioni;

Montoro Inferiore, frazione Piano, località Vallo di Ciesco: 2 piantagioni.

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