Fincantieri, interrogativi sul bacino di carenaggio. Venerdì otto ore di sciopero

Incrociano le braccia e attendono risposte. Per gli operai Fincantieri è tempo di scioperi e manifestazioni. Venerdì mattina le tute blu stabiesi partiranno dallo stabilimento di via Duilo per raggiungere gli uffici della Regione Campania. Gli operai si rivolgeranno al presidente Caldoro per chiedere i motivi della mancata partecipazione di esponenti regionali al tavolo delle trattative romane e non solo. Le otto ore di sciopero previste per venerdì dovranno servire anche a capire perché l’ente regionale per ora pare non intenda investire nel bacino di carenaggio previsto per il cantiere di Castellammare. Intanto proseguono gli incontri del sindaco Bobbio. Il primo colloquio importante è avvenuto la scorsa settimana con il viceministro Giuseppe Vegas. Dall’incontro, malgrado manchi ancora un ultimo atto burocratico,sarebbe emersa la sicurezza della copertura finanziaria delle commesse pubbliche, dunque si attende l’ok sul passaggio di fondi dal Ministero dello Sviluppo Economico a quello dell’Economia e delle finanze. Intanto la mancanza di lavoro all’interno dello stabilimento potrebbe farsi sentire presto. Il troncone per la nave da crociera sarà consegnato prima di Natale e per il momento per gli oltre mille operai non c’è ancora nulla di concreto. Secondo i sindacati sarebbero circa duemila operai – millequattrocento per l’azienda – che entro la fine dell’anno chiederanno l’avvio degli ammortizzatori sociali. E proprio per mantenere i livelli occupazionali che domani il sindaco Luigi Bobbio incontrerà l’amministratore delegato Fincantieri Giuseppe Bono. Al centro del colloquio l’equa distribuzione delle commesse e trasferte lavorative per gli operai.

Greta Russo

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