Samp-Napoli: tutti “In”, nessuno “Out”. Il migliore è Lavezzi

Ezequiel Lavezzi: ubriacante con i suoi dribbling, si erge a protagonista della sfida contro i blucerchiati, risultando determinante ai fini dello storico risultato ottenuto. Infatti se il Napoli riesce a vincere dopo 15 anni nello stadio di “Marassi” è soprattutto merito di un Pocho inarrestabile. Per tutta la partita dribbla i difensori avversari come dei birilli creando sempre la superiorità  numerica. Si procura la punizione dalla quale nasce il gol di Hamsik ed è suo il cross per il tocco vincente di Cavani.. Insomma una prestazione da incorniciare.

Gianluca Grava: le prestazioni offerte la passata stagione non potevano essere solo un caso. Grava gioca davvero da campione. Annulla del tutto Cassano, tanto che il barese si innervosisce non poco ed è costretto molte volte a scambiarsi di ruolo con Pazzini. E lo stesso Pazzini quando capita dalle parti di Gianluca vede i sorci verdi non riuscendo praticamente a toccar palla. Se Grava avesse qualche anno in meno potrebbe ambire tranquillamente alla Nazionale.

Marek Hamsik: contro la Sampdoria si esalta e anche lui offre una prestazione degna della sua caratura tecnica. Tocca moltissimi palloni e si muove lungo tutto il fronte d’attacco. Si sacrifica molto anche in fase difensiva dando un grande supporto al centrocampo azzurro. In più ritrova la via del gol realizzando la rete del pareggio che da il là per la vittoria finale. Se riuscisse ad avere più continuità sarebbe un campione assoluto.

Edinson Cavani: Tre partite di campionato e tre gol. “El matador” si conferma bomber di razza riuscendo a capitalizzare con un gol le due sole occasioni avute per segnare. Per tutta la partita si è visto poco perchè ben marcato dai difensori blucerchiati, L’azzurro, però, appena si è liberato dalla marcatura dei difensori è riuscito a realizzare la rete della vittoria. Adesso bisogna tenerlo sotto una campana di vetro, in quanto è l’unica prima punta del Napoli, visto l’infortunio accorso a Lucarelli.

Hugo Campagnaro: finalmente il “toro” argentino gioca come sa. Di fronte ai suoi ex supporters ci teneva a ben figurare e così sfodera una prestazione super. Semioli e Pazzini trovano davanti a loro un muro invalicabile. Ma Campagnaro delizia i propri tifosi anche con delle gradevolissime proiezioni offensive.

Michele Pazienza: marca a uomo Guberti concedendogli solo un tiro dai venticinque metri che si stampa sulla traversa. Per il resto gioca da vero leader del centrocampo. Il suo è un lavoro oscuro, fatto di sacrificio e saggezza tattica, che tanto piace agli allenatori. Dialoga con i compagni di reparto e con i difensori, orinandogli, di volta in volta le posizioni da mantenere in campo. Un vero e proprio “allenatore” in campo. La società sia dia una mossa e rinnovi il contratto di Pazienza, sarebbe davvero un peccato perderlo a Giugno a parametro zero.

Mimmo Lucci

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