For ever (green) trench.


E’ possibile modificare un mito? Affermativo. Il trench coat, l’impermeabile per eccellenza, il doppiopetto antipioggia amato e indossato da intere generazioni di uomini e donne stregati dal suo inattacabile charme, si è sottoposto  amorevolmente ai restyling degli stilisti.

Stilisti che si sono divertiti a “manipolarne” forma e tessuto. Sexy in pelle;  ingenuo in seta o in cotone, maculato o a quadri, si è prestato a mille interpretazioni, che vanno decisamente oltre a quella ben nota da brughiera.

Apripista? Christopher Bailey, designer di Burberry, che  per questa primavera aveva deliziato con una collezione che vedeva il trench protagonista, rivisitato in chiave romantica, femminile, urban chic, ma soprattutto innovativa e creativa. Goffrature, dettagli in tulle, pieghe svasate sul davanti, spalle arrotondate, nodi, intrecci e tessuti ultra light quali nylon, seta e gabardine (classico). Il tutto condito da tinte pastello, cipriate ,burrate, come i bellissimi rosa smerigliati e gli azzurrini tenui.

Per quest’inverno la chiave di (ri) lettura della maison  punta su una versione decisamente aviator- Storm Collection-. Ordine e disciplina.  Regola applicata a trench dai grandi revers : ultraeleganti per vocazione, con quel tocco  belligerante intrinseco del proprio DNA.

Aquascutum punta su una versione noir avvolgente, intensa, potente e malinconica con modelli a vestaglia – ben destrutturrati- che pennellano silhouette allungate  dall’allure vittoriana. Fronzoli permessi : ruches sotto al seno e maxi tasconi.  Spazio anche a tonalità “ammorbidite “: verde-grigio e cammello. Cadet girl anche per le proproste di  Junya Watanabe.

Blumarine lo abbina- beige- invece a dettagli in lurex e print zebrati; vitamica e colorata la versione Issey Miyake; leather con maniche a 3/4 da Iceberg.; stile Robin Hood, colore verde bosco, cinta in pelle per la proposta Marc by Marc Jacobs; sporty chic da Howell.

Scenari metropolitani dunque decisamente conquistati da questo capo di carattere e appeal. Un classico capace di interpretare senza smacchi il tomorrow style.

M.Chiara D’Apolito

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