“No” alla seconda discarica: corteo funebre fino alla cava Sari

La mattinata di oggi si è aperta con un corteo funebre con tanto di carro delle onoranze e corona di fiori firmata: “I cittadini del parco nazionale del Vesuvio”, dei cittadini di Terzigno, Boscoreale e Boscotrecase, riunitisi alla rotonda dei Passanti per raggiungere rigorosamente a piedi, come chiesto dagli organizzatori, la rotonda di via Panoramica, luogo del presidio permanente della protesta. Alle finestre i cittadini  hanno appeso delle lenzuola bianche e sugli striscioni si legge: “Voi mangiate i nostri soldi, noi mangiano camorra e rifiuti”, e ancora: “Berlusconi e Bertolaso anche l’Europa vi ha schifato”. Il corteo ha sfilato sulle note dell’inno nazionale, sventolando bandiere dell’Italia su cui c’è scritto: “Abbiamo la stessa bandiera ma non siamo italiani”. Al termine del lungo corteo che si è snodato stamani lungo le strade di Boscoreale, alcuni bambini, accompagnati dal sindaco Langella, si sono recati davanti al cancello della Cava Sari dove hanno deposto una corona di fiori “per ricordare che così muore il Parco del Vesuvio”. Il corteo di protesta contro si è svolto senza incidenti.

Sempre in mattinata, i cittadini di Boscoreale hanno incontrato il sindaco Gennaro Langella ribadendo il proprio “no” all’ipotesi di un accordo con Bertolaso. Lo stop a cava Vitiello deve essere certo, la situazione non può essere congelata e scongelata a comando. I manifestanti sollecitano invece un provvedimento legislativo che cancelli del tutto l’ipotesi di apertura della seconda discarica vesuviana. Preoccupazioni vengono espresse anche in merito alla bonifica di Cava Sari, la discarica attualmente in esercizio dalla quale si sono levati miasmi che hanno scatenato la protesta degli ultimi giorni. Insomma, le rassicurazione giunte dal Palazzo di Governo di Napoli non tranquillizzano le popolazioni locali che rilanciano un secco “no”.

Intanto, sono arrivati a Napoli nei pressi della prefettura i sindaci di Terzigno, Domenico Auricchio, di Boscotrecase, Agnese Borrelli, di Trecase, Gennaro Cirillo, e di Boscoreale, Gennaro Langella. Con loro anche alcuni esponenti del Cociter, il Comiutato civico di Terzigno. Ora sono in Prefettura per l’incontro con il capo della protezione civile Bertolaso, il presidente della Regione Caldoro e il presidente della Provincia Cesaro. Dall’incontro, fanno sapere, “c’è da aspettarsi di tutto: non escludiamo né la firma” dell’ipotesi di accordo “né le dimissioni”.

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