Il coordinamento cittadino del Pd manifesta profonda delusione per la riunione sulla cantieristica nazionale tenutasi ieri a Roma. A distanza di otto mesi dall’ultimo incontro avuto con il governo Berlusconi non sono stati fatti significativi passi in avanti. L’incontro ha in pratica avuto, a voler essere ottimisti, natura esclusivamente interlocutoria.
E’ infatti trascorso quasi un anno per avere la notizia che tra un anno (settembre 2011) dovrebbero avere inizio i lavori per la costruzione di due pattugliatori nel cantiere di Castellammare di Stabia.
Il tavolo romano non ha chiarito il seguente punto decisivo che interessa i lavoratori e la città stabiesi. Il governo italiano e la sua azienda controllata Fincantieri intendono o meno puntare per il futuro sul cantiere di Castellammare di Stabia ammodernandolo a cominciare dalla realizzazione del bacino di costruzione?
In altri termini, il cd. piano B della Fincantieri, che prevedeva la chiusura del nostro cantiere, è stato abbandonato stabilendo che, in caso di perdurante crisi del settore, i cantieri del sud saranno mantenuti in attività?
Il governo italiano, che ha individuato il rilancio economico del Mezzogiorno come uno dei cinque punti da realizzare entro questa legislatura, perché non si pronuncia a chiare lettere sul futuro del nostro cantiere?
Perché i politici della regione Campania continuano ad essere latitanti agli incontri?
Perché sono state rinviate le risposte alla ripartizione dei carichi di lavoro all’interno del gruppo Fincantieri?
Il PD stabiese –deluso e preoccupato- ha fissato prontamente per giovedì p.v. una riunione del coordinamento cittadino con i suoi parlamentari e consiglieri regionali per incalzare il governo e la regione a cambiare passo sulla crisi prima che sia troppo tardi.
Il coordinamento del
Partito Democratico Castellammare