Crollo agli Scavi di Pompei: sopralluogo del pm. Napolitano: “Servono leggi chiare da rispettare”

Questa mattina, gli Scavi di Pompei sono stati visitati nuovamente dai carabinieri che hanno accompagnato il magistrato della Procura di Torre Annunziata che coordina le indagini. Al sopralluogo hanno preso parte anche alcuni tecnici ed esperti, alla presenza della neo soprintendente Jeannette Papadopoulos. La casa dei gladiatori, interessata dal crollo, è ancora sottoposta a sequestro e gli inquirenti stanno valutando la possibilità di acquisire documentazioni ed atti che possano essere utili alle indagini. I militari dell’arma stanno cercando di fare chiarezza sulle cause del crollo, al fine di individuare anche possibili responsabilità.

Sul caso Pompei è tornato a parlare anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che nei giorni scorsi non aveva risparmiato duri commenti sull’accaduto, considerato “una vergogna”. «È vero che è in atto un cambiamento climatico – afferma il Capo dello Stato – ma il fatto che se piove un po’ di più crolli parte del grande patrimonio di Pompei ci dice che dobbiamo preoccuparci per quella incuria umana, terribile, che porta al dissesto idrogeologico dei nostri territori. Le regole ci vogliono e ci vogliono le leggi che dicano cosa è chiaramente pericoloso. E bisogna farle rispettare». Il riferimento, naturalmente, era anche all’alluvione nel nord-est.

Tutti i partiti di opposizione, intanto, si sono scagliati contro colui che viene reputato – per area di competenza – il vero responsabile del crollo, ovvero il ministro per i Beni Culturali Sandro Bondi. Ma il Pdl si schiera a difesa di Bondi. «Chiedere le dimissioni del ministro per fatti evidentemente non riconducibili alla sua azione è un atto di viltà politica» afferma il sottosegretario alle Infrastrutture, Mario Mantovani in merito alle richieste di dimissioni avanzate dall’opposizione nei confronti del ministro della Cultura a seguito del crollo della Casa dei Gladiatori a Pompei. «La straordinaria bellezza e la preoccupante fragilità, dovuta a decenni di incuria, di Pompei necessitano – sottolinea Mantovani – della serietà e della responsabilità del ministro Bondi».

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