Sono passati vent’anni dal periodo in cui imperversava tra il Napoletano e l’Agro Nocerino la guerra di camorra fra «Nuova camorra organizzata» e «Nuova famiglia». E ritorna sulle cronache nelle ultime ore il nome del boss Raffaele Cutolo, impegnato insieme a sua sorella Rosetta in un processo che li vede accusati dell’omicidio di Giuseppe Ruocco.
Il pm della Dda di Napoli ha chiesto per entrambi l’ergastolo. Lo stesso magistrato si dice fiducioso in vista del verdetto previsto per il prossimo 17 dicembre. La vittima dell’assassinio era originario di Nocera Inferiore. Fu ammazzato nel giugno ’82 nelle campagne di Serino. Sarebbe stato lui l’uomo che piazzò un anno prima una bomba sotto l’abitazione di Cutolo.
Quest’ultimo ne avrebbe poi ordinato l’omicidio dal carcere in cui all’epoca era rinchiuso. Ruocco fu sequestrato, messo sotto torchio e freddato con due colpi alla testa da un commando della Nco.
Questo è quanto è emerso dalle dichiarazioni dei pentiti, tra cui spiccano quelle dello stesso esecutore materiale del delitto. Pare che a chiedere l’assassinio della vittima fu Vincenzo Casillo, braccio destro di Cutolo ed «eminenza grigia» dell’intera organizzazione criminale. Cutolo attualmente è in carcere in regime di 41 bis a scontare quattro ergastoli. Aveva suscitato scalpore nel 2005 la sua richiesta di grazia inviata all’allora Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi.
Antonio Averaimo