Discarica Sari: occupato il municipio di Boscoreale. E Paul Connett canta “no agli inceneritori”

La regionalizzazione della gestione rifiuti in Campania non ferma le proteste dei cittadini vesuviani. Dopo l’assemblea popolare tenutasi giovedì 25 novembre,  circa 150 cittadini di Boscoreale hanno occupato la sede del Municipio, per protestare contro la revoca delle ordinanze sindacali. «Un’iniziativa che ha contraddetto dopo pochi giorni le deliberazioni degli stessi comuni e che trovavano il grandissimo consenso della popolazione. Grazie a questi atti irresponsabili si è ritornato a sversare nella bomba ecologica chiamata Cava Sari, una cloaca pericolosa, come dimostrano le analisi ambientali fatte dagli stessi comuni e dalla Provincia», scrive in un comunicato stampa il Movimento difesa del Territorio Area Vesuviana, dopo le dichiarazioni del Procuratore Mancuso sull’inquinamento dell’area vesuviana, che non dovevano essere rese pubbliche. Anche i cittadini di Terzigno firmano una petizione al sindaco Auricchio, all’amministrazione e ai consiglieri comunali, chiedendo il ripristino dell’ordinanza precedentemente revocata sulla chiusura e la bonifica della Sari e lo stop al transito degli autocompattatori nel territorio, date le note criticità dell’inquinamento. Se questo non venisse fatto, gli stessi, chiedono le dimissioni del loro primo cittadino.

Intanto ieri a Boscoreale è arrivato Paul Connett, il professore americano di chimica generale, chimica dell’ambiente e tossicologia alla St. Laurence University di New York, nonché ideatore del progetto ZWIA (Zero Waste International Alliance), verso rifiuti zero. Ha tenuto una conferenza nell’atrio del comune di Boscoreale perché il sindaco Langella non ha concesso l’aula consiliare per ospitarlo. Molto carismatico, e senza niente a che vedere con tanti professori italiani, i cosiddetti “baroni”, ha tenuto un discorso che andava contro il sistema di smaltimento rifiuti italiano, verso la raccolta differenziata porta a porta, lo stop alle discariche e agli inceneritori. «Con questo sistema non è solo la Campania a cadere – dice – ma tutta l’Italia». Ha incitato anche i giovani ad intervenire, e ha concluso il suo discorso canticchiando un ritornello: “No agli inceneritori, sì a un mondo migliore”.

Giovanna Sorrentino

Pasquale Annunziata

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