Due gruppi consiliari, stesso partito. È quanto avviene nel Consiglio comunale di Poggiomarino, dove esistono due raggruppamenti recanti il nome «Popolo della Libertà». Nell’ultima assise comunale tre consiglieri fuoriusciti dal Pdl hanno dato vita all’omonimo gruppo tra lo stupore generale e le proteste del capogruppo dell’originario gruppo del partito del premier Berlusconi, Giovanni Boccia. Ma il presidente del Consiglio comunale Carmelo Rosa ha ritenuto valida la costituzione del nuovo raggruppamento, spiegando che il regolamento vieta i doppioni solo nel caso in cui i nuovi gruppi siano espressione delle liste elettorali. E i tre consiglieri transfughi sono stati eletti nelle liste di Forza Italia, An o liste civiche. Sulla scissione pesa probabilmente anche la situazione venutasi a creare dopo lo strappo di Fini all’interno del Pdl, essendo i tre, insieme allo stesso presidente del Consiglio comunale Rosa, sostenitori del presidente della Camera. Non avrebbero però preferito costituire il gruppo di «Futuro e Libertà», nutrendo dei dubbi sulla buona riuscita del progetto. La questione ora passerà nelle mani del coordinatore provinciale del Popolo della Libertà, il presidente della Provincia Luigi Cesaro, che cercherà una soluzione al problema. Intanto il sindaco Vastola commenta così: «Mai vista una cosa del genere».
Antonio Averaimo