“Non mi sarei occupato, neanche trenta secondi e forse meno, delle esternazioni del sig. Cecere in materia di fucaracchi (unica voce distonica in un coro di elogi bipartisan dell’iniziativa), se le stesse non avessero come unico, discutibile aspetto rilevante quello di essere pericolose per l’ordine pubblico e per la pubblica e privata incolumità, oltre che violatrici di una serie di norme vigenti tra cui l’art. 10 del regolamento di polizia urbana del Comune di Castellammare di Stabia. Ne avrei francamente piene le tasche dell’ennesimo cultore di tradizioni stabiesi, animato però da intenti molto poco tradizionali e del tutto personali, se le sue esternazioni non rischiassero di incentivare e motivare ulteriormente quelle sparse, ma purtroppo ancora esistenti fasce di emarginazione sociale e culturale – o peggio – della popolazione, che non aspettano niente di meglio che leggere le parole di Cecere come un avallo, o peggio una incentivazione a perpetrare gesti inconsulti e certamente pericolosi per la pubblica e privata incolumità, come l’accensione di fuochi in città in luoghi diversi dall’arenile regolamentato”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“È bene che tutti sappiano, Cecere compreso, che non solo i fuochi accesi in occasione dell’Immacolata al di fuori dell’arenile sono a vario titolo illegali, ma che è stato predisposto, ed è già operativo, su impulso dell’Amministrazione comunale e mio personale, un meccanismo di prevenzione e repressione di tali stolte iniziative composto da numeroso personale della polizia municipale, della polizia di Stato, dei carabinieri, dell’Esercito, dei vigili del fuoco e della Multiservizi, che da oggi fino alla notte inoltrata del 7 dicembre rastrellerà a tappeto la città, provvedendo alla rimozione di qualunque catasta di legna non autorizzata e allo spegnimento di qualunque fuocherello non autorizzato. Non sarà tollerata nessuna forma di reazione a tali legittime attività, con l’implicito ed istituzionale sottinteso che se vi dovessero essere forme di reazione meno che civili le stesse saranno represse”, ha continuato il sindaco.
“Caro Cecere, si metta l’animo in pace, la smetta di turbare o di rischiare di turbare l’ordine pubblico e la ritrovata legalità cittadina nel nome di iniziative che hanno molto poco di tradizionale e che (le sue) sanno molto di disperato tentativo di trovare una visibilità pseudo o para politica che probabilmente non le appartiene”, ha concluso Bobbio.