Campanile rassicura la maggioranza

Un invito diplomatico a deporre le armi; è questo l’appello dell’Assessore al Personale, Nicola Campanile, il quale tende la mano ai Consiglieri di Maggioranza in un atto di riconciliazione.
«Sono perfettamente a conoscenza del disagio politico che può procurare un assessore di diverso colore politico ai consiglieri del centro destra, ma io ho più volte ribadito di avere un ruolo tecnico in questa Amministrazione Tammaro.
Ora c’è la necessità che questi lavoratori trovino fissa dimora senza che la carta stampata o chi per loro alimenti la tensione su questa faccenda» L’Assessore preferisce dunque il silenzio sulla questione politica e così anche i consiglieri di maggioranza, i quali, durante la loro presa di posizione in Consiglio Comunale e le successive dichiarazioni offerte ai giornali, non hanno mai parlato di voler allontanare Campanile, bensì hanno fatto del loro atto una questione tecnica: «Posso assicurare tutti – continua l’Assessore – che dal punto di vista tecnico non c’è alcun vizio di forma ne errore che comprometta i Consiglieri. Abbiamo già ricevuto parere positivo da parte del Direttore Generale, Eugenio Piscino, che è anche responsabile del personale. La copertura finanziaria c’è.
Questo intervento non prevede pareri esterni, come quelli offerti nel caso della Variante al Piano Regolatore, ma al fine di rassicurare i Consiglieri di Maggioranza è lecito attendere i pareri di Corte dei Conti ed organi competenti. Bisogna però far presto!». L’appello di Campanile ad accelerare i tempi infatti non è del tutto sconsiderato, dato che alla data del 1 Gennaio 2011 scadranno i termini per l’assunzioni e ci sarà un definitivo blocco dei concorsi pubblici. L’Assessore inoltre chiarisce quanto di tecnico c’è nella faccenda: «La copertura c’è! Esiste un contributo Regionale di 1 milione di euro che verranno elargiti in 3 anni. C’è inoltre da aggiungere che nel 2014, dieci dei nostri dipendenti comunali andranno in pensione e che dato il blocco delle assunzioni varato con la nuova legge il Comune di Cercola rischia di rimanere con soltanto 55 lavoratori attivi. Si rischia la chiusura delle attività o addirittura il collasso del comune stesso». Intanto sia il sindaco di Cercola, Pasquale Tammaro, che l’Assessore Campanile ribadiscono che l’aver portato in Consiglio Comunale tale questione  è stato soltanto non atto di cortesia, non un atto dovuto: «Potevamo benissimo approvare questo disegno con un atto di giunta – afferma il dott. Tammaro – ma per rispetto delle parti e per rendere l’operazione quanto più trasparente possibile, abbiamo preferito procedere in questo modo. C’è stata inoltre la ferma volontà da parte del Sindacato di volere che quest’argo-mento venisse discusso in Consiglio Comunale. I tempi stringono e se i consiglieri dovessero continuare con il loro blocco all’operazione, saremo costretti a procedere da soli, cosa che vorrei evitare».
Armando Madeo
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